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Gioco d’azzardo, i sommersi ed i salvati. Una piaga sociale che distrugge famiglie e persone

Un’ottantina gli utenti del Ser.T vittime di ludopatia

Sono più di ottanta gli utenti seguiti dagli operatori del Servizio per le Tossicodipendenze di Foggia con problemi di dipendenza da gioco d’azzardo. Ma il numero è destinato ad aumentare, perché agli utenti seguiti costantemente dagli operatori del Ser.T, bisogna aggiungere il sommerso. Le centinaia di persone vittime della ludopatia, la dipendenza da gioco d’azzardo. I dati sono stati snocciolati da Giuseppe Mammana, direttore del Ser.T dell’Asl di Foggia, questa mattina in occasione di 'La seduzione del gioco d’azzardo', il convegno promosso dalla Fondazione Buon Samaritano – Fondo di Solidarietà Antiusura – e dalla Asl della Provincia di Foggia per riflettere su questo triste fenomeno alla base della rovina economica e sociale di tante famiglie.

 

LE ATTIVITA’ DEL SER.T “Presso il Ser.T di Foggia abbiamo in cura un’ottantina di utenti con dipendenza da gioco d’azzardo – ha detto Mammana - .  Si rivolgono a noi quando non vedono più vie d’uscita, quando ormai si sono rovinati o quando capiscono finalmente che è il momento di fermarsi. Purtroppo la ludopatia è una vera piaga sociale che va combattuta in tutti i modi, soprattutto con la prevenzione”. Non a caso, presso il Ser.T di via San Severo sono attivi anche un Centro di Ascolto ed il numero verde 800 231530 per chi desidera avere un aiuto o delle informazione. Anche se il problema non ha ancora rilevato tutta la sua pericolosità: “C’è ancora molto sommerso. Gente che si vergogna di riconoscere di avere un problema di dipendenza da gioco d’azzardo. Ed anche i familiari molto spesso non sanno come fare per aiutare i loro cari”. Una piaga, dunque, che mia la tenuta e gli equilibri delle famiglie.

LE DUE GUERRE DELL’ASL Una piaga in qualche modo sostenuta anche dallo Stato. Basti pensare che il gioco d’azzardo rappresenta la terza industria italiana con un fatturato pari al 4% del Prodotto Interno Lordo. E che 19milioni di italiani, lo scorso anno, hanno speso circa 90 miliardi di euro. Per Attilio Manfrini, direttore dell’Asl di Foggia, non ci sono dubbi: “Abbiamo due guerre in atto: combattiamo contro lo Stato, che in qualche modo agevola la dipendenza da gioco d’azzardo favorendo l’apertura di nuovi centri di scommesse, e combattiamo contro questa patologia che colpisce tutti gli strati sociali”. A riguardo, qualcosa è stato fatto con il Decreto Balduzzi, che dal 1° gennaio 2013 ha reso obbligatorio per le sale e per gli esercizi in cui si può scommettere o giocare, esporre in modo ben visibile una informativa diretta ad evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al Gioco d'Azzardo Patologico.

IL SALVAGENTE DELLA FONDAZIONE Intanto, per contrastare e prevenire i casi di usura e per promuovere la cultura della legalità, la Fondazione Buon Samaritano di Foggia rilancia con forza il numero di telefono 0881/610211, un ‘salvagente’ lanciato per salvare chi sta annegando nel mare dei debiti e si trova in difficoltà economica. Come ricorda il claim della campagna pubblicitaria: ‘Sei sommerso dai debiti e ti sembra di sprofondare? Per salvarti, cerca l´aiuto giusto’. La Fondazione dal 1997 ad oggi ha concesso prestiti per un importo superiore ai 6 milioni di euro al fine di sostenere le famiglie che cadono nelle mani degli strozzini e, allo stesso tempo, incoraggiarle a denunciare i loro usurai. Ma da un po’ di tempo, le famiglie ricorrono ai prestiti degli usurai dopo aver dilapidato i loro soldi con il gioco d’azzardo, come ha rilevato Giuseppe Cavaliere, presidente della Fondazione. Anche per questo è importante adottare un uso corretto e responsabile del denaro al fine di contrastare, in qualche modo, l’insidia del gioco d’azzardo. Insidia che “assume un aspetto importante legato anche alla crisi economica, perché quanto più aumenta la disoccupazione – conclude Manfrini – tanto più aumentano i casi di dipendenza da gioco d’azzardo, perché molte persone sono convinte di risolvere tutti i loro problemi economici investendo soldi nelle macchinette o con il gratta e vinci”.

 

 

 

di Redazione 


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