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Giordano in Jazz, dalla “soirée” in Sala Fedora al live di Rickie Lee Jones, la musa di Tom Waits

In arrivo la cantante americana, unica data a Sud

Signora della canzone d’autore americana e musa di Tom Waits, Rickie Lee Jones sarà la straordinaria protagonista del primo grande evento di Giordano in Jazz Winter Edition, manifestazione organizzata dal Comune di Foggia e diventata un punto di riferimento in Puglia per la musica di qualità, i suoi grandi interpreti e gli amanti del jazz. Un "fuorimenu" di rilievo, prima del concerto di dicembre con uno dei più importanti pianisti jazz viventi: Brad Mehldau.

“LEGGENDA VIVENTE”. L’artista statunitense, considerata una leggenda vivente, sarà di scena, per l’unica data nel sud Italia, domenica 17 novembre (ore 21), al Teatro Giordano di Foggia, dove presenterà il recente album “Kicks” nel quale, con una band di musicisti presi dal cuore pulsante di New Orleans, reinterpreta dieci cover dagli anni Cinquanta ai Settanta tra pop, rock e jazz, da “My Father’s Gun” di Elton John a “Lonely People” degli America, passando per “Mack The Knife” di Kurt Weill e Bertolt Brecht, “Quicksilver Girl” della Steve Miller Band e altri classici come “Houston”, brano di Sanford Clark del 1964 reso famoso da Dean Martin l’anno successivo, e “Nagasaki”, scritto dagli Ipana Troubadours nel 1928 ma conosciuto perlopiù per la versione del Benny Goodman Quartet del 1952.

LA MUSA DI TOM WAITS. Rickie Lee Jones, che nel 1978 fu immortalata con Tom Waits sulla copertina di “Blue Valentine”, uno degli album più celebri dell’artista di Pomona, con il quale l’anno prima aveva iniziato una collaborazione artistica e una relazione sentimentale, negli ultimi tempi si è allontanata dal folk delle origini per abbracciare un cantautorato intimista ricco di sfumature jazz, rhythm and blues, rock e, ultimamente, persino pop e trip-hop. Considerata la migliore erede di Joni Mitchell sin dall’album omonimo, conquistando un Grammy Award come debuttante, la cantante di Chicago ha a sua volta influenzato una progenie di rockeuse, da Sheryl Crow e Fiona Apple a Suzanne Vega, in passato ospite proprio di Giordano in Jazz, rassegna dalla quale in cinque anni sono passati grandi nomi della scena internazionale, da Stanley Clark a Chick Corea, Ron Carter e molti altri artisti di primo piano.

LA SERATA PIANO TRIO IN SALA FEDORA. Ma a scaldare il pubblico del Giordano in Jazz sarà un’artista italianissima e talentuosa, sabato 9 novembre, ore 19, in Sala Fedora: Elisabetta Serio. Pianista a capo del suo collaudato trio, dove la sua verve compositiva viene esaltata dall'empatico groove del contrabbasso di Marco de Tilla e dalla batteria di Leonardo De Lorenzo, la musicista, che ha affiancato anche Pino Daniele nella sua carriera, suonerà il suo nuovo album, “16” (Via Veneto Jazz), riportando la rassegna foggiana su canali più jazzistici. La formula della serata resta la solita dei matinée: parole, musica e degustazione (ingresso libero fino a esaurimento posti).

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di Redazione 


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