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Giornata del disabile, lettera di una mamma: "Quante difficoltà nelle scuole foggiane..."

Manca personale qualificato negli istituti

Oggi è la “Giornata Internazionale delle persone con disabilità”. E per l’occasione, riceviamo e pubblichiamo la lettera di Marilena Dagnese – “una mamma e al contempo la vice presidente dell'Associazione Superamento Handicap di Cerignola”, che ha scritto questa lettera “non solo in veste di vice presidente della medesima associazione, ma innanzitutto perché sono la mamma di Niccolò Preziosa, un ragazzo disabile con difficoltà motorie”, invitato a partecipare a un evento a Palazzo Chigi in qualità di testimone per le buone prassi a scuola, “di cui la scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Pavoncelli” di Cerignola si è resa protagonista attiva nell’offrire una preziosa opportunità di crescita e formazione e nel non considerare mai mio figlio una persona diversa dagli altri”.
STUDENTE DA 10 E LODE. Per Niccolò si è reso necessario un percorso didattico cucito su misura ed è riuscito a conseguire la licenza media inferiore con 10 e lode, “segno quest’ultimo non della compassione dei suoi docenti, ma testimonianza della sua fatica, del suo impegno, della sua volontà di dimostrare e poter dire a tutti che: ‘Io ci sono, Io ce la posso fare ad essere anche un'eccellenza”. “Tuttavia non è solo di mio figlio che voglio parlarvi”, spiega Marilena che si fa portavoce – anche attraverso l’associazione Superamento Handicap presieduta da Simone Marinelli - di tutte le altre famiglie che come me si trovano a subire le lungaggini burocratiche e conseguentemente i problemi che ne derivano a causa di una cattiva organizzazione provinciale.

IL PROBLEMA. Ecco il testo della lettera sulla problematica. Le famiglie dei ragazzi con disabilità psicofisiche che frequentano le scuole d'istruzione secondaria superiore delle Provincia di Foggia richiedono per i loro figli l'assistenza specialistica di personale qualificato all'interno della scuola, e a circa tre mesi dall'inizio dell'anno scolastico non hanno ancora visto assegnare le/gli assistenti specialistiche/ci che si possano occupare dell'autonomia e della comunicazione di questi ragazzi, fornendo al contempo un prezioso supporto ai docenti di sostegno e alle famiglie stesse. Tengo a sottolineare che tale ritardo è una consuetudine che si è verificata in altri anni scolastici e che l'assegnazione degli assistenti è una competenza delle Province e non dei Comuni.

Le ragioni di tale ritardo addotte ad esempio dalla stessa Provincia di Foggia, ma anche dalle altre Province, ricadono sulla difficoltà a reperire i fondi per tale assistenza, ledendo così il diritto allo studio! Pertanto capita anche che siano le famiglie ad accollarsi le spese per pagare un assistente e mandare i figli a scuola, oppure in assenza di tale supporto l'alunno/a frequenta la scuola solo nelle ore in cui è presente il docente di sostegno. Ciò non è ammissibile! Mio figlio Niccolò adesso frequenta la prima superiore del Liceo Tecnologico- indirizzo Scienze applicate. Ad ottobre ho esposto ricorso al TAR di Bari perché chi sta provvedendo al pagamento della sua assistente all’autonomia e alla comunicazione è la sua famiglia e non la provincia, che invece dovrebbe garantire proprio tale servizio. E tutto questo non collima affatto con quanto ho dichiarato sopra e con il significato della Giornata Internazionale delle persone con disabilità! E le buone pratiche per una buona scuola che fine fanno in questo passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado?

Mi trovo dunque a riflettere su una questione non indifferente. Tutte quelle famiglie che purtroppo, considerando il periodo di crisi economica, non possono permettersi di sostenere le spese per il pagamento di un’assistente specialistica devono rinunciare ad un loro sacrosanto diritto.

Tuttavia vorrei puntualizzare che nella Provincia di BAT il servizio di assistenza specialistica è partito da un po', la Regione Puglia ha pertanto svolto il suo dovere.

A quanto pare sembrerebbe piuttosto una questione di disorganizzazione della Provincia di Foggia, che tra l'altro, indipendentemente dalla Regione Puglia, dovrebbe prevedere già un impegno di spesa.

A questo punto della mia missiva vi chiedo se siete disposti ad impegnarvi, denunciando come me, facendo in modo che si possa risolvere una volta per sempre questo grave problema che continua a ledere il diritto allo studio di tanti ragazzi che prima di quel grado di istruzione, ovvero nelle scuole d'istruzione secondaria di primo grado stavano alzando le proprie ali, ora invece nel successivo grado d'istruzione che è in capo alla Provincia, le ali le stanno tarpando!.

Marilena Dagnese, mamma come tante altre mamme.

di Redazione 


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