“Il ruolo potenziale dell'Aeroporto di Foggia”: questo il titolo dello studio messo in atto dalla Camera di Commercio, punto focale della Giornata dell'Economia che si è tenuta questa mattina, lunedì 16 giugno, dalla sede di Via Dante.
PATTO DI STABILITA', GOVERNANCE E BUROCRAZIA. Una serie di riflessioni di concerto dirette dal presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, alla presenza del Sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto e impreziosite dagli interventi dell'onorevole e fresco di elezione al Parlamento Europeo Raffaele Fitto, dall'assessore al Bilancio della regione Puglia, Leo Di Gioia, e dal neo-sindaco di Foggia, Franco Landella. Tre pareri diversi nei quali però si riscontrano anche punti di raccordo: se per Fitto il problema principale è il patto di stabilità (e la necessità di scomputarlo in modo da snellirne i procedimenti), per Di Gioia, invece, un punto essenziale e non eludibile resta la capacità o meno di mettere in pratica una buona “governance” nel territorio dauno, tale da convincere qualsiasi commissione valutatrice regionale e nazionale. Governance che, a dire del nuovo Primo Cittadino foggiano, andrebbe in secondo piano, a causa di una burocrazia eccessiva e incapace di cogliere i punti di slancio dell'affare Gino Lisa. Nel video, pertanto, alcuni momenti essenziali dei loro rispettivi interventi a margine dell'importante convegno di questa mattina.
UN INTERESSE ECONOMICO DI OLTRE 20 MILIONI. Duecentomila passeggeri come soglia raggiungibile, con una spesa per turista che, aggiornata con proiezione al 2020, potrebbe portare nella provincia di Foggia un interesse economico di oltre 20 milioni di euro annui. Secondo lo studio proposto questa mattina (curato dal Project Manager Gruppo CLAS, Oliviero Baccelli), pari a 11,5 milioni di euro in più rispetto allo scenario base. Insomma, numeri importanti, almeno in potenziale, e che, dovesse concretizzarsi il tanto agognato ammodernamento dello scalo foggiano, darebbero l'opportunità al turismo di Capitanata (perlopiù balneare e religioso, con “pivot” di riferimento Vieste e San Giovanni Rotondo) di “incrociare” aeromobili di compagnie importanti come Air Berlin (Germania), Transavia (Francia), Tyrolean Airways (Austria), Eurolat (Polonia) e Smartwings (Repubblica Ceca), questi ultimi due in grado di soddisfare l'alta domanda orientale a livello di turismo religioso.
SI ATTENDE IL 30 GIUGNO. Numeri e interventi importanti, come detto, aventi come premessa fondamentale l'ormai noto allungamento della pista di volo dagli attuali 1.596 a 1.833 metri, tali da consentire allo scalo di Foggia di entrare nella cosiddetta fascia di decollo C, riguardante quei velivoli in grado di trasportare un numero di passeggeri compreso tra i 100 e i 150. Al momento, la data di riferimento per lo sblocco dei Fondi Fas, essenziali al lancio del bando per i lavori di ammodernamento, è fissata al 30 giugno prossimo. Avendo un traffico al momento inferiore ai 200mila passeggeri annui, lo scalo foggiano avrebbe le carte giuste per beneficiare degli aiuti di Stato, previa la dimostrazione di alcuni requisiti essenziali. Ad ogni modo, come si legge nella relazione della Camera di Commercio, vitale dovrà essere (vincolo valido per tutti gli scali con meno di 1 milione di passeggeri annui) la promozione e, soprattutto, l'intervento istituzionale. “Il volo in regime di continuità territoriale – si legge – necessita di una contribuzione pubblica per un triennio stimabile in circa 1,2 milioni di euro l'anno, da ricercare a livello ministeriale e regionale”.
“Il ruolo potenziale dell'Aeroporto di Foggia”: questo il titolo dello studio messo in atto dalla Camera di Commercio, punto focale della Giornata dell'Economia che si è tenuta questa mattina, lunedì 16 giugno, dalla sede di Via Dante.
GLI INTERVENTI (VIDEO) DI FITTO, DI GIOIA E LANDELLA. Una serie di riflessioni di concerto dirette dal presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, alla presenza del Sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto e impreziosite dagli interventi dell'onorevole e fresco di elezione al Parlamento Europeo Raffaele Fitto, dall'assessore al Bilancio della regione Puglia, Leo Di Gioia, e dal neo-sindaco di Foggia, Franco Landella. Tre pareri diversi nei quali però si riscontrano anche punti di raccordo: se per Fitto il problema principale è il patto di stabilità (e la necessità di scomputarlo in modo da snellirne i procedimenti), per Di Gioia, invece, un punto essenziale e non eludibile resta la capacità o meno di mettere in pratica una buona “governance” nel territorio dauno, tale da convincere qualsiasi commissione valutatrice regionale e nazionale. Governance che, a dire del nuovo Primo Cittadino foggiano, andrebbe in secondo piano, a causa di una burocrazia eccessiva e incapace di cogliere i punti di slancio dell'affare Gino Lisa. Nel video, pertanto, alcuni momenti essenziali dei loro rispettivi interventi a margine dell'importante convegno di questa mattina.
UN INTERESSE ECONOMICO DI OLTRE 20 MILIONI. Duecentomila passeggeri come soglia raggiungibile, con una spesa per turista che, aggiornata con proiezione al 2020, potrebbe portare nella provincia di Foggia un interesse economico di oltre 20 milioni di euro annui. Secondo lo studio proposto questa mattina (curato dal Project Manager Gruppo CLAS, Oliviero Baccelli), pari a 11,5 milioni di euro in più rispetto allo scenario base. Insomma, numeri importanti, almeno in potenziale, e che, dovesse concretizzarsi il tanto agognato ammodernamento dello scalo foggiano, darebbero l'opportunità al turismo di Capitanata (perlopiù balneare e religioso, con “pivot” di riferimento Vieste e San Giovanni Rotondo) di “incrociare” aeromobili di compagnie importanti come Air Berlin (Germania), Transavia (Francia), Tyrolean Airways (Austria), Eurolat (Polonia) e Smartwings (Repubblica Ceca), questi ultimi due in grado di soddisfare l'alta domanda orientale a livello di turismo religioso.
SI ATTENDE IL 30 GIUGNO. Numeri e interventi importanti, come detto, aventi come premessa fondamentale l'ormai noto allungamento della pista di volo dagli attuali 1.596 a 1.833 metri, tali da consentire allo scalo di Foggia di entrare nella cosiddetta fascia di decollo C, riguardante quei velivoli in grado di trasportare un numero di passeggeri compreso tra i 100 e i 150. Al momento, la data di riferimento per lo sblocco dei Fondi Fas, vitali per l'aggiudicazione di quei 14 milioni utili per i lavori di ammodernamento, è fissata al 30 giugno prossimo. Avendo un traffico al momento inferiore ai 200mila passeggeri annui, lo scalo foggiano avrebbe le carte giuste per beneficiare degli aiuti di Stato, previa la dimostrazione di alcuni requisiti essenziali. Ad ogni modo, come si legge nella relazione della Camera di Commercio, vitale dovrà essere (vincolo valido per tutti gli scali con meno di 1 milione di passeggeri annui) la promozione e, soprattutto, l'intervento istituzionale. “Il volo in regime di continuità territoriale – si legge – necessita di una contribuzione pubblica per un triennio stimabile in circa 1,2 milioni di euro l'anno, da ricercare a livello ministeriale e regionale”.