"Giù le mani dal crocifisso": arriva a Roma la battaglia del Comitato della chiesa Sant'Antonio
"La maggior parte dei parrocchiani della chiesa Sant’Antonio da Padova in Foggia, e non solo, non vuole che il Crocifisso venga tolto, o semplicemente spostato, dalla parete dell’abside".
E’ quanto affermano gli aderenti al comitato spontaneo ‘Giù le mani dal Crocifisso’ creatosi a seguito dell’intenzione manifestata dal parroco della chiesa, Padre Roberto Nesta, di non tener conto della volontà dei fedeli e di proseguire, anche con ostinazione ed in barba ai più semplici e squisiti principi pastorali, nel suo progetto.
IL COMMENTO. "Quel Crocifisso è motivo vocazionale per molti di noi – affermano dal comitato –, tantissimi fedeli hanno visto la loro vita rinascere grazie a Lui. Nella Sua mano protesa verso l’alto, c’è il vero significato della vita di molti di noi, ci sono i nostri battesimi, i nostri matrimoni, ci sono le nostre preghiere di speranza, ci sono gli ultimi saluti consegnati a chi non c’è più”.
La contrapposizione nasce dalla volontà di Padre Roberto Nesta, parroco di Sant’Antonio, chiesa francescana della periferia nord di Foggia, avamposto cattolico di un quartiere residenziale a due passi dal CEP e dalle sue case popolari, di togliere il Crocifisso dalla parete della Chiesa per far posto a una serie di figure di ispirazione e fattura neocatecumenali.
“Noi non siamo contro nessuno - spiegano dal comitato ‘Giù le mani dal Crocifisso’ -, non vogliamo contrapposizioni perché il libero arbitrio lascia libertà di preghiera, ma nello stesso tempo non vogliamo ingerenze e soprusi. Perché la volontà di un parroco chiuso in se stesso, protagonista di atteggiamenti divisori e supportato da uno sparuto gruppo di frequentatori dei saloni della canonica, deve imporre una decisone così grave e cattolicamente incomprensibile come quella di togliere il Crocifisso dalla chiesa?".
LA MISSIVA. Gli aderenti al Comitato ‘Giù le mani dal Crocifisso’ chiedono, ora, l’intervento del Vescovo di Foggia e invieranno una loro missiva a Roma.
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