Giudice sportivo/ Cori, petardi e un seggiolino bruciato: 1800 euro di multa al Foggia
E' stato l'aspetto più bello - anzi, l'unico - della trasferta dei rossoneri a Monopoli. La Foggia Ultras è tornata a viaggiare. Di nuovo sui gradoni del settore ospiti, ovviamente nel nome e nel ricordo di Samuel, Samuele, Michele e Gaetano. E, come si è avvertito nitidamente anche in tv, lo ha fatto in maniera molto "rumorosa", tra cori e petardi.
LA MULTA. Ad accorgersene, però, è stato anche il Giudice sportivo, che ha sanzionato la società rossonera con una multa di 1800 euro. Una multa - si legge nel provvedimento - "per avere, la quasi totalità dei suoi sostenitori (85% circa), posizionati nel
Settore Distinti Ospiti, durante il minuto di raccoglimento, intonato un coro
oltraggioso nei confronti delle istituzioni calcistiche, ripetuto per sei volte; per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti
commessi dai suoi sostenitori, integranti pericolo per l’incolumità pubblica,
consistiti nell’aver:
1. lanciato, al 1°, al 2° e all’8° minuto del primo tempo, otto petardi nel recinto di
gioco, senza conseguenze;
2. lanciato, al 1°, al 2° e al 25° minuto del primo tempo, al 47° minuto del secondo
tempo e al termine della gara, sette petardi sul terreno di gioco, senza
conseguenze;
3. lanciato, al termine della gara, una bottiglietta in plastica semivuota, sul terreno
di gioco, senza conseguenze;
4. danneggiato, un seggiolino (bruciandolo) posto nel Settore loro riservato e parti
dei servizi igienici loro riservati".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.