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Conte tifa Foggia per il futuro: "La città ha grandi potenzialità. Deroghe a qualcuno che si vuole candidare? Non ne facciamo"

Bagno di folla per l’ex premier Giuseppe Conte, in visita a Foggia per parlare di legalità e porre le basi della ripartenza, dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’ultimo Consiglio Comunale. Non ha fatto nomi sul prossimo candidato sindaco Conte, che punta dritto sulle idee e gli obiettivi politici. “I Cinque Stelle sono pronti a raccogliere questa sfida, nel segno della crescita economica, sociale e culturale – ha spiegato -. Questa città merita tanto, ha grandi potenzialità e merita opportunità per i suoi giovani che vogliono restare qui e non andare al Nord Italia e all’estero”.

I TEMI.
Sul tema della legalità, Conte sottolinea come sia impossibile negare la presenza della mafia in Capitanata: “Chiunque sia sano di mente dice che la mafia qui c’è – afferma – del resto, lo hanno certificato anche i giudici. Dobbiamo mettere come primo obiettivo contrastare le infiltrazioni mafiose e affermare un’zione pubblica all’insegna della legalità e della trasparenza”. Riguardo invece alle prossime elezioni comunali, il leader Cinque Stelle non si sbilancia: “In questo momento, ragionare sui nomi non è nella tradizione e negli obiettivi del Movimento, che è un movimento di cittadini e dove i nomi vengono dopo i progetti. Deroghe? Non ne facciamo”.

I PRESENTI
. Insieme al leader Cinque Stelle, nell’affollata sala del Tribunale di Palazzo Dogana c’era anche Federico Cafiero De Raho, ex Procuratore nazionale antimafia e deputato del MoVimento 5 Stelle, oltre ai vertici locali del Movimento che vuole recitare un ruolo da protagonista anche nelle elezioni autunnali per scegliere il nuovo primo cittadino. Presenti il Vicepresidente M5S Mario Turco, il Coordinatore regionale Leonardo Donno, Marco Pellegrini, deputato e già componente della commissione parlamentare antimafia, l’assessore regionale al Welfare Rosa Barone, i parlamentari M5S eletti in Capitanata Giorgio Lovecchio, Gisella Naturale e Carla Giuliano, i portavoce M5S locali, assieme agli attivisti e alle associazioni del territorio. “Lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose non rappresenta soltanto un punto di non ritorno per Foggia, ma impone riflessioni, critiche, proposte, prospettive in grado di permettere alla nostra città di risorgere dalle proprie macerie amministrative, di garantirle non una semplice sopravvivenza ma una vita vera, spazzando via definitivamente fantasmi e metodi di un passato da archiviare e non replicare, ma che al tempo stesso non dovrà essere dimenticato. È arrivato il momento di ripartire e lo dobbiamo fare mettendo insieme le migliori energie della nostra città”, dice Mario Furore. Per Rosa Barone “questo è il primo segnale che lanciamo nell'anno zero per Foggia, un nuovo punto di partenza per una città che vuole crescere e tornare a vivere”.

di Saracino Nicola


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