Elezioni / Mainiero punta il dito su Ataf: “L’amministratore autorizza promozioni e trasferimenti durante la campagna elettorale”
Il candidato sindaco cita anche il caso della candidata Pz, Pina Rizzi, quadro di Am Service
“Nel Pd è candidata un quadro della società partecipata Am Service. Le norme sull’incompatibilità di candidati sono emanate per evitare che un dirigente o chi abbia funzioni direzionali possa esercitare una qualsiasi forma di influenza e orientare il voto. Occorreva un regolamento che il commissario Cardellicchio avrebbe dovuto emanare per evitare questi casi”. Giuseppe Mainiero solleva il caso delle società partecipate del Comune di Foggia per le possibili criticità sulla libera espressione del voto.
IL CASO ATAF. Oltre al caso della candidata PD, Mainiero ha anche criticato quanto sta avvenendo in Ataf, guidata dall’amministratore unico Vincenzo Laudiero: “A Foggia esiste anche una mafia dei colletti bianchi, quelle incrostazioni e sistemi di potere che di fatto hanno orientato e orientano il consenso attraverso il cosiddetto voto controllato. In Ataf, con un amministratore nominato dalla commissione straordinaria, in piena campagna elettorale si stanno autorizzando trasferimenti basati su un regio decreto inattuabile per una società partecipata pubblica: viene assunto il figlio del quasi pensionato Ataf e il padre viene trasferito in Ferrovie del Gargano che guarda caso è interessato ad assumere persone vicine alla pensione. In questo modo si elude la norma secondo cui si può essere assunti solo tramite concorso”.
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