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Libri in cambi di tappi, "nonno Giuseppe" spiega ai più piccoli l'importanza di rispettare l'ambiente

“Non c’è cosa più bella che essere bambini”. Parola di Giuseppe Messina, che a 84 anni coordina il Presidio del Libro di Foggia ed è stato protagonista dell’iniziativa al IX Circolo Manzoni di Foggia dove ha donato libri in cambio di tappi di plastica, mettendo insieme la cura del pianeta con la cultura nell’ambito della giornata mondiale della Terra.

L’INIZIATIVA. Sguardo sornione con un cuore grande così, Messina ha spiegato ai piccoli alunni del Rione Martucci l’importanza di rispettare i luoghi in cui vivono. “Diciamo ai bambini di cominciare a rispettare l’ambiente a casa loro, ad esempio suggerendo alle loro mamme di non comprare le bottigliette di plastica – ci spiega Giuseppe, nonno di nipotini in età scolastica -. Ho visto i piccoli felici ed entusiasti di questa iniziativa. Ho telefonato, tempo fa, ad alcune case editrici chiedendo se avessero libri da favola da darmi e me ne hanno spedito oltre 3mila. Ci siamo organizzati quindi con i dirigenti scolastici di alcune scuole di Foggia per poterli donare ai bambini”. “C’è stata la volontà di mettere insieme la cura del pianeta con la cultura, bici e sostenibilità ambientale”, ha aggiunto Marcella Vigilante, vicario IX Circolo Manzoni di Foggia.

I TAPPI. I tappi sono stati raccolti dai rappresentanti dei Cicloamici di Foggia FIAB con le loro bici e i proventi della raccolta andranno al reparto pediatrico oncologico degli OO.RR di Foggia. “Sono delle bici speciali, come la cargo bike per il trasporto di materiale in città e una hug bike per far pedalare i ragazzi speciali, con un manubrio che li avvolge e consente loro di pedalare in totale sicurezza, oltre ai tandem per i nostri amici non vedenti – afferma Vito Di Battista dei Cicloamici di Foggia FIAB -. E’ giornata bellissima, siamo stati coinvolti sia dalla scuola che dal Presidio del Libro e per un giorno siamo ritornati bambini anche voi”. Bici e sostenibilità al servizio di chi ha bisogno, con gli occhi felici dei bimbi e quelli un po' emozionati di nonno Giuseppe.

di Saracino Nicola


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