“CONTESTUALIZZARE LA FLESSIONE”. “La flessione di consenso va contestualizzata – spiega Landella - perché matura in un momento in cui le difficoltà generali degli amministratori pubblici e di chi ha la responsabilità di governare gli Enti Locali sono sempre più evidenti. Sui sindaci – sottolinea - si scarica ormai una mole di problematiche sempre crescente, senza che questi siano messi nelle condizioni di potervi fare fronte, in termini di risorse e poteri. Foggia, da questo punto di vista, paga il prezzo delle innumerevoli emergenze affrontate, troppo spesso con decisioni impopolari dolorose ma obbligate. Penso, su tutte, all’emergenza abitativa, cui è evidentemente collegata una crescente tensione sociale che, a torto, si scarica sui primi cittadini”.
I TRAGUARDI. Il primo cittadino, però, “rivendica alcuni risultati raggiunti e i traguardi già tagliati, dal fronte della cultura e degli eventi – che hanno restituito orgoglio e senso di appartenenza, costruito un brand utile anche in termini di attrattività turistica e rivitalizzato il tessuto economico della città – a quello ambientale, certificato dal rapporto di Legambiente, fino dall’approvazione del Documento Strategico del Commercio”.
LA “DOPPIA BOCCIATURA”. Di tutt’altro avviso, l’analisi di Alfonso De Pellegrino, consigliere comunale del Partito democratico che unisce alla “bocciatura” degli elettori anche quella del Governo sul Bando periferie: “Nella graduatoria dei 120 progetti presentati – evidenzia De Pellegrino -, quello dell'Amministrazione Landella si è classificato 100° con una valutazione pari ad un terzo di quella ottenuta dalla città metropolitana di Bari, vincitrice del bando. Inizio d'anno peggiore non si poteva immaginare per la città e la sua immagine; ma non si può dire che ne sia sorpreso - commenta - avendo quotidianamente sotto gli occhi errori, pasticci e incapacità dell'Amministrazione guidata da Franco Landella”.
“LANDELLA GO HOME”. “Non mi meraviglia – prosegue De Pellegrino - che i cittadini foggiani lo abbiano bocciato indicandolo tra i peggiori sindaci d'Italia. Non sono bastati i frizzi e i lazzi natalizi, i cittadini non lo vogliono e lo hanno detto chiaramente.Incassare un così pessimo risultato a metà mandato restituisce compiutamente il giudizio che i foggiani hanno del centro destra e di Franco Landella - conclude - lo hanno eletto, e hanno visto come ha amministrato. Fossimo negli Stati Uniti si potrebbe dire: Landella go home!".
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