Grani Futuri, lo sviluppo del territorio riparte dal pane
L'intervista all'ideatore Antonio Cera
E' stato inagurato ieri a San Marco in Lamis Grani Futuri, un'iniziativa che partendo dal pane mette insieme territorio, cultura, sport, musica, street food e chef stellati (il programma). Abbiamo sentito l'ideatore Antonio Cera, il fornaio economista che dopo una laurea alla Bocconi ha deciso di
tornare nella sua terra per occuparsi, insieme alla sua famiglia del
Forno Sammarco.
COME NASCE L'IDEA DI GRANI FUTURI?. Nasce tanti anni fa dalla mia volontà di realizzare dei sogni, uno di questi è Forno Sammarco e l'altro è Grani Futuri. Lo spirito è quello di portare cio che è antico nell'era moderna e proiettarlo nel futuro, accorpando tutto quello che circonda il mondo dell'agricoltura, della panificazione e del cibo e creare un'unica catena alimentare con tutti i membri che ne fanno parte e farne un modello di sviluppo economico. Quello che prima era povero e umile può diventare fonte di ricchezza e di sviluppo per un territorio.
LUNEDì CI SARA' UN INCONTRO CON IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA IN CUI VERRA' FIRMATO IL MANIFESTO FUTURISTA, DI COSA SI TRATTA?. E' un documento che parla di come fare un pane che sia buono da mangiare e buono per la saluta, questo vale anche per tutto ciò che viene realizzato in campo alimentare. L'obiettivo, tramite l'Associazione Futurista del Pane, è cercar di veicolare questa idea nel mondo creando cultura ed economia.
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