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Grassadonia 'incazzato' pronto a ripartire: “Chiedo compattezza, per la salvezza 5 vittorie. Lo Zaccheria deve essere un catino”

“Non rispondo a nessuna domanda che riguarda il passato. I ragazzi hanno voglia di riprendere un discorso interrotto 3 mesi fa. Chiedo solo una cosa: che lo Zaccheria torni a essere un catino che ci trascini alla vittoria”.

IL PASSATO. È un Grassadonia visibilmente accigliato quello che torna a parlare nella sala stampa dello Zaccheria da allenatore del Foggia dopo l'esonero di tre mesi fa. L'ultima volta fu lo scorso 7 dicembre alla vigilia della gara con il Livorno persa malamente 3-1. Ed è a quella conferenza che fa riferimento per evitare domande sui motivi del precedente divorzio: “Non rispondo a nessuna domanda che riguarda il passato” dice. “Vi invito a rivedere le dichiarazioni del 7 dicembre scorso: lì c'è tutto il mio pensiero su passato, presente e futuro. Non ho altro da aggiungere se non che mi piacerebbe vedere da qui fino alla fine della stagione la grande compattezza che ho visto da casa”.

LA SCALATA. L'allenatore rossonero, dunque, rimanda alle dichiarazioni di tre mesi fa, seguite alle contestazioni a fine gara contro il Venezia (GUARDA IL VIDEO) da cui traspare forte il malumore verso una piazza che non avrebbe immaginato così ostile: “Qui sono nato come calciatore – diceva Grassadonia a dicembre – eppure sin dall'inizio non mi è stato perdonato nulla”. Un concetto che, sollecitato nel corso della conferenza stampa, torna a ripetere: “Ricordo di essere stato contestato dopo 5 partite nonostante avessimo fatto sul campo 10 punti e, a ridosso della trasferta con il Cittadella il direttore Nember fu addirittura costretto a una conferenza stampa straordinaria per difendermi. La montagna da scalare è stata altissima”.

IL PRESENTE. Cosa occorre allora per fare meglio? “Trovo un Foggia forte” ribadisce Grassadonia. “Mancano 9 partite e tutti dobbiamo credere in questa squadra. L'esperienza dell'anno scorso con la Pro Vercelli, per certi versi simile a questa di Foggia, non fu positiva perchè non vi era unione con la società”. Il mister rossonero dunque chiede unità d'intenti a tifosi, stampa e società. Con la squadra, invece, il feeling non è in discussione: “Ho trovato una squadra desiderosa e vogliosa di fare quello che facevamo prima” rivela Grassadonia. “Appena abbiamo toccato delle corde, sono venute subito nuovamente a galla. La settimana è volata via in modo distensivo. Anche i 'nuovi' mi hanno fatto una buona impressione”.

IL FUTURO. Intanto il Foggia è atteso dal Cittadella: “Una squadra di cui temo la coralità. Io però mi aspetto uno Zaccheria che ritorni a essere un catino, che ci supporti trascinandoci alla vittoria e che ci sopporti nei momenti di difficoltà. Per la salvezza servono 5 vittorie (esattamente quelle da giocare in casa ndr)”. Quanto al modulo in campo: “Ho le idee chiare ma, almeno per questa partita, lasciatemi il vantaggio di non svelare nulla – conclude Grassadonia. “Tra l'altro alcuni aspetti non abbiamo avuto il tempo di toccarli e la sosta sarà positiva perchè potremo lavorare su tutto”.
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di Michele Gramazio


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