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LA COLTIVAZIONE. Al momento del blitz delle Fiamme Gialle, sono state sorprese quattro persone intente a coltivare e raccogliere alcune delle piante. I quattro sono stati tratti in arresto in flagranza di reato ed associati alla Casa Circondariale di Trani (BT) a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre un ulteriore complice è stato denunciato a piede libero. Sul fondo rustico allestito per la coltivazione è stata rilevata la presenza di un impianto di irrigazione autonomo, alimentato da motopompa a benzina, nonché di un ingegnoso sistema di sorveglianza per il controllo a distanza di eventuali intrusioni, costituito da una foto-trappola a batteria posizionata sui rami di un albero.
IL PROVENTO. L’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione delle medesime. L’intera piantagione, a fioritura completa, avrebbe prodotto circa 3 quintali di marijuana essiccata, da cui poter ricavare 250.000 singole dosi da destinare allo spaccio. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe consentito un profitto pari ad almeno 2,5 milioni di euro. Un duro colpo inferto dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Margherita di Savoia a quella che rappresenta, ad oggi, una delle più fruttifere forme di business della criminalità pugliese.
Sequestrata vasta piantagione di marijuana: arrestate 4 persone, affare da 2,5 milioni
La Finanza scopre terreno con 1700 piante
Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Margherita di Savoia hanno individuato, nell’agro del comune di Trinitapoli (BT), una vasta piantagione di marijuana. La coltivazione, insistente su un appezzamento di terreno fertile di circa un ettaro, era formata da oltre 1.700 piante di varie altezza, gran parte delle quali già giunte a fioritura e, pertanto, pronte per essere sottoposte alla successiva fase di essiccazione.
LA COLTIVAZIONE. Al momento del blitz delle Fiamme Gialle, sono state sorprese quattro persone intente a coltivare e raccogliere alcune delle piante. I quattro sono stati tratti in arresto in flagranza di reato ed associati alla Casa Circondariale di Trani (BT) a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre un ulteriore complice è stato denunciato a piede libero. Sul fondo rustico allestito per la coltivazione è stata rilevata la presenza di un impianto di irrigazione autonomo, alimentato da motopompa a benzina, nonché di un ingegnoso sistema di sorveglianza per il controllo a distanza di eventuali intrusioni, costituito da una foto-trappola a batteria posizionata sui rami di un albero.
IL PROVENTO. L’estirpazione delle piante di canapa indiana e l’immediata distruzione delle medesime. L’intera piantagione, a fioritura completa, avrebbe prodotto circa 3 quintali di marijuana essiccata, da cui poter ricavare 250.000 singole dosi da destinare allo spaccio. Lo stupefacente, una volta essiccato ed immesso sul mercato, avrebbe consentito un profitto pari ad almeno 2,5 milioni di euro. Un duro colpo inferto dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Margherita di Savoia a quella che rappresenta, ad oggi, una delle più fruttifere forme di business della criminalità pugliese.
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di Redazione
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