Stampa questa pagina

Halloween o Calza dei morti? La risposta nello spettacolo dell'Università del crocese

Di scena agli Ipogei sabato 25 ottobre alle 19

È in programma sabato 25 ottobre alle 19 presso gli Ipogei urbani in Piazza Purgatorio- Via San Domenico a Foggia la prima dello spettacolo teatrale “A cavezette de l’aneme i murte: sorbe e nespele”, la risposta in chiave scenica al dilemma tra le antiche tradizioni legate alla commemorazione dei defunti e al nuovo che avanza con le zucche di Halloween.
LO SPETTACOLO. Scritto e diretto da Giuseppe Donatacci con Rita Daluiso e Cinzia Citarelli, lo spettacolo mira a evidenziare come le tradizioni si confondono, si trasformano e ritornano in modo diverso. La trama immagina due sorelle, entrambe streghe, che si incontrano dopo molti anni. Assuntina (Cinzia Citarelli), la più grande, è rimasta a Foggia e continua a perpetrare le tradizioni locali, mentre la più piccola, Concetta (Rita Daluiso), è emigrata in America dove segue la sua professione di strega adattandosi ai riti ibridati dalle varie culture che formano l’America. Concetta arriva a Foggia in occasione delle festività di Ognissanti e si meraviglia di come sua sorella prepara la festa dei morti senza tener presente i riti della festa di Halloween.
COINVOLTO IL PUBBLICO. Nella splendida location naturale degli Ipogei, gestiti dalla guida Franca Palese, l'appuntamento riserva un momento di feed-back con il pubblico con il quale l’autore, dopo lo spettacolo, che dura meno di un’ora, si intratterrà per approfondire determinati aspetti che più lo hanno incuriosito. Si risponderà così a varie curiosita:
- perché la calza e non la sciarpa o i guanti dei morti?
- che significato hanno gli ingredienti del grano cotto?
- perché la calza a Foggia si regala il 1 novembre mentre ad altre città si regala il 6 gennaio?

 

RICHIESTA LA PRENOTAZIONE. Lo spettacolo è adatto ad un pubblico giovane come ad uno maturo perchè focalizza i significati culturali che continuano a tramandarsi e quelli simbolici che si sono persi. Tutte le filastrocche e i riti popolari sono frutto di ricerca etnografica svolta con informatori anziani dell’Università del crocese- scuola di tradizioni di Foggia. Tranne il contesto, nulla è frutto della fantasia ma di un’accurata e fedele ricerca nel mondo delle tradizioni. 

La discesa agli Ipogei è regolata per consentire a tutti i visitatori, non più di trenta, di godere dello spettacolo comodamente e di osservare i luoghi. Per cui è gradita la prenotazione all’indirizzo mail: foggiasotterranea@libero.it.

Lo spettacolo si ripeterà in alcune scuole elementari e in alcune parrocchie della città, presso la Casa del Giovane e in alcune associazioni attente alla conservazione del patrimonio immateriale di Capitanata.

 

 

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload