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Hic et nunc, a Parcocittà si può assistere all’allestimento di una mostra del collettivo Spazio 55

Domenica 7 ottobre a partire dalle 10 a Parco Città si potrà assistere non solo alla mostra di arte contemporanea “Hic et Nunc”, ma anche al suo allestimento da parte di 15 artisti del collettivo Spazio 55.

ARTE E RESTISTENZA. E' chiaro oramai - scrivono gli artisti in una nota - che fin qui arte e poesia non ci hanno salvati. Ma resta ancor piu' chiaro che arte e poesia continuano ad essere strumenti di resistenza. Ed in uno spazio di resistenza qual'e' Parco Citta' a parco San Felice, che gli artisti resistenti dello storico collettivo Spazio 55, daranno vita alla mostra/performance  HIC ET NUNC. Qui e ora resta ancor piu' necessario resistere ed esistere.

I LAVORI. La manifestazione a ingresso libero e' aperta a tutti. I visitatori potranno assistere all'allestimento e magari a dare un contributo ad una collettiva d'arte che restera' poi visitabile fino al prossimo 16 ottobre.

IL TEMA. L'arte contemporanea - continuano gli autori - nel senso di prodotto della creativita' di artisti viventi resiste e chiede di esistere qui e ora , nel presente nella piena coscienza che il tempo a disposizione e' limitato cosi' come lo spazio dedicato all'arte e' sempre piu' risicato. Quindi basta proroghe. L'arte si appropria dello spazio e del tempo e propone una serie di sensazioni e di eccitazioni in un luogo collettivo per intrecciare rappresentazioni fantastiche, storie, poesia, memorie, informazioni.“HIC et NUNC” e' lo spazio e il tempo dell'arte. E' il tempo dell'agire senza subordinazioni e condizioni. Sono opere realizzate per oggi, per questo momento. Il loro futuro e' consegnato alla memoria dello spettatore che ne serbera' una visione vera , falsata, reale, fantastica, deformata, illusoria... In questo caso l'arte non vuole essere anticipatrice, ne' visionaria , ne' innovatrice...o forse si.

RICOLLOCARCI NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. Quel che “Hic et nunc” vuole provocare - conclude la nota- è la discussione, la riflessione, l'incontro, il confronto e magari lo scontro. Nella dimensione finita e limitata istallazioni, forme, colori, materiali propongono nuovi punti di vista. Piu' che comunicare esprimere una ribellione che si fa azione condivisa nella irripetibilta' delle opere esposte che vivono per questo luogo e per questo tempo. Le opere esposte in armonica/dissonanza con l'ambiente che le ospita sono un invito a ricollocarci nello spazio e nel tempo che condividiamo in armonia o in contrasto  non importa ma comunque in condivisione.

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di Sandro Simone


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