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I 100 giorni di Piemontese: tempo scaduto e il Giordano resta chiuso. Tutti a casa?

Gli annunci-spot del Comune: un autogol

Sono dunque passati i famosi "cento giorni" da quando Raffaele Piemontese, presidente del Consiglio comunale di Foggia, forse sentendo la pressione di un'amministrazione in quel frangente aggrovigliata su beghe interne alla maggioranza e un'opposizione sempre più dura, tuonò: "A partire da ora si realizzino gli interventi prioritari per la città. In cento giorni o tutti a casa." 
Un ultimatum (ribadito pochi giorni dopo dal sindaco Mongelli) che Piemontese lanciò al Consiglio comunale tutto e alla Giunta su diverse questioni: in primis la riapertura del Teatro Giordano, la manutenzione straordinaria delle strade, il verde e l'illuminazione pubbliche. Senza tralasciare, tra le altre cose, l'adozione di un bando per l'affidamento e la gestione del Teatro Mediterraneo.
 
Ebbene, tenendo conto dei mortiferi tempi della politica e della burocrazia, con un po' di realismo e sincerità in più si potevano prevedere date più lontane per l'espletamento di tutte queste importanti pratiche.
 
Ma allora perché fare promesse sapendo di non poterle mantenere?
 
E infatti a distanza di più di tre mesi dalle promesse, che sanno di spot, fatte da Piemontese e Mongelli ai foggiani, ora il tempo è scaduto e parte di queste promesse resta a tutt'oggi prevedibilmente inesaudita. 
 
I lavori per la manutenzione straordinaria delle principali arterie stradali della città  sono iniziati a metà marzo, in breve tempo come annunciato, ma, come segnalatoci da alcuni nostri lettori, già si inizia a rilevare, in questi giorni, la riapertura di alcune buche, per esempio sul ponte di via Bari, cosa che deve far riflettere sulla bontà dell'esecuzione dei lavori.
 
La società bolognese che ha vinto l'appalto per la gestione del verde pubblico foggiano ha preso servizio una settimana fa, ma sui principali parchi e aiuole della città non vi sono ancora segni tangibili del suo operato, eppure l'intervento dovrebbe essere celere se si tien conto che queste aree sono frequentatissime d'estate. 
 
Del bando di gara per l'affidamento del Teatro Mediterraneo non si hanno a tutt'oggi notizie e i problemi dell'illuminazione pubblica, oggettivi e molteplici, restano anche loro irrisolti, dopo aver pagato lo scotto di tre bandi andati deserti, a cui, Mongelli, darà seguito con un quarto, come annunciato al forum pubblico con i cittadini: "L'illuminazione e' la prossima priorità". Anche qui un altro annuncio, vedremo se credibile.
 
Gli annunci più incredibili, però, hanno tormentato in questo ultimo anno il Teatro Giordano e i foggiani in pena per la sua sorte.
 
Solo considerando l'ultimo anno, sulla questione Giordano dal Comune è arrivato parecchio fumo negli occhi ai foggiani: a partire dallo scorso ottobre quando il consigliere delegato alla Cultura, Giuseppe D'Urso, annunciò la riapertura del teatro comunale entro la fine del 2012 e l'allestimento al suo interno di una mini-stagione teatrale nel 2013.
 
Da allora, con una cadenza regolare di due,tre mesi, e fino ad arrivare ai "cento giorni" di Piemontese, in Comune si sono rincorsi annunci, proclama e previsioni troppo "leggere" sulla riapertura del Giordano, purtroppo ancora inesorabilmente chiuso invece.
 
Ma allora, ammesso e non concesso che la comunicazione tra politica e tecnocrazia foggiane sia salda e coerente, che senso ha, va ribadito, fare promesse che si è consapevoli di non poter mantenere o annunciare scadenze che non possono essere rispettate? Non è forse un autogol dell'amministrazione, più che uno spot a suo vantaggio?
 
Certo, in questi ultimi mesi, alcune cose sono state fatte dall'amministrazione Mongelli (una su tutte la risoluzione dell'emergenza rifiuti) e su altre si sta procedendo nella giusta direzione.
 
Ma, prendendo sul serio "i cento giorni" di Piemontese, come non ricordare "quel tutti a casa" contemplato a condizione della promessa stessa? 
 
Intanto, secondo le ultime previsioni congiunte del sindaco Gianni Mongelli e dell'assessore Pippo Cavaliere il Giordano riaprirà entro la fine di quest'anno.
 
Sì, ma quando???
Sono dunque passati i famosi "cento giorni" da quando Raffaele Piemontese, presidente del Consiglio comunale di Foggia, forse sentendo la pressione di un'amministrazione in quel frangente aggrovigliata su beghe interne alla maggioranza e di un'opposizione sempre più dura, tuonò: "A partire da ora si realizzino gli interventi prioritari per la città. In cento giorni o tutti a casa".
L'ULTIMATUM SU GIORDANO, STRADE E ILLUMINAZIONE. Un ultimatum (ribadito pochi giorni dopo dal sindaco Mongelli) che Piemontese lanciò al Consiglio comunale tutto e alla Giunta su diverse questioni: in primis la riapertura del Teatro Giordano, la manutenzione straordinaria delle strade, il verde e l'illuminazione pubbliche. Senza tralasciare, tra le altre cose, l'adozione di un bando per l'affidamento e la gestione del Teatro Mediterraneo.
Ebbene, tenendo conto dei mortiferi tempi della politica e della burocrazia, con un po' di realismo e di sincerità in più si potevano prevedere date più lontane per l'espletamento di tutte queste importanti pratiche.
Ma allora perché fare promesse sapendo di non poterle mantenere?
TEMPO SCADUTO. E infatti a distanza di più di tre mesi dalle promesse, che sanno di spot, fatte da Piemontese e Mongelli ai foggiani, ora il tempo è scaduto e parte di queste promesse resta a tutt'oggi prevedibilmente inesaudita. 
I lavori per la manutenzione straordinaria delle principali arterie stradali della città  sono iniziati a metà marzo, in breve tempo come annunciato, ma, come segnalatoci, già si inizia a rilevare, in questi giorni, la riapertura "spontanea" di alcune buche, per esempio sul ponte di via Bari, cosa che deve far riflettere sulla bontà dell'esecuzione dei lavori.
La società bolognese che ha vinto l'appalto per la gestione del verde pubblico foggiano ha preso servizio una settimana fa, ma sui principali parchi e aiuole della città non vi sono ancora segni tangibili del suo operato, eppure l'intervento dovrebbe essere celere se si tien conto che queste aree sono frequentatissime d'estate. 
Del bando di gara per l'affidamento del Teatro Mediterraneo non si hanno a tutt'oggi notizie e i problemi dell'illuminazione pubblica, oggettivi e molteplici, restano anche loro irrisolti, dopo aver pagato lo scotto di tre bandi per la gestione andati deserti, a cui, Mongelli, darà seguito con un quarto, come annunciato al forum pubblico con i cittadini: "L'illuminazione e' la prossima priorità". Anche qui un altro annuncio, vedremo se credibile.
LA CAMPAGNA SPOT SUL TEATRO GIORDANO. Gli annunci più incredibili, però, hanno tormentato negli anni il Teatro Giordano e i foggiani in pena per la sua sorte.
Solo considerando l'ultimo anno, sulla questione Giordano dal Comune è arrivato parecchio fumo negli occhi ai foggiani: a partire dallo scorso ottobre quando il consigliere delegato alla Cultura, Giuseppe D'Urso, annunciò la riapertura del teatro comunale entro la fine del 2012 e l'allestimento al suo interno di una mini-stagione teatrale per il 2013.
Nonostante la cautela, in quanto a previsioni, manifestata poco dopo dall'assessore al Patrimonio Pippo Cavaliere, da allora, con una cadenza regolare di due, tre mesi, e fino ad arrivare ai "cento giorni" di Piemontese, in Comune si sono comunque rincorsi annunci, proclama e previsioni troppo "leggere" sulla riapertura del Giordano, purtroppo ancora inesorabilmente chiuso.
TUTTI A CASA? Ma allora, ammesso e non concesso che la comunicazione tra politica e tecnocrazia foggiane sia salda e coerente, che senso ha, va ribadito, fare promesse che si è consapevoli di non poter mantenere o annunciare scadenze che non possono essere rispettate? Perché illudere la cittadinanza? Non è forse questo un autogol per l'amministrazione, che ne mina la credibilità, più che uno spot a suo vantaggio? I cittadini di Foggia non meriterebbero un pò di sincerità in più da parte dell'istituzione comunale? 
Certo, in questi ultimi mesi, alcune cose importanti sono state fatte dall'amministrazione Mongelli (una su tutte la risoluzione dell'emergenza rifiuti) e su altre si sta procedendo nella giusta direzione.
Ma, se dovessimo davvero prendere sul serio "i cento giorni" di Piemontese, dovremmo allora ricordare quel "tutti a casa" contemplato a condizione della promessa stessa. Quindi, un unico consiglio per il futuro: cautela nei proclami.
Intanto, secondo le ultime previsioni congiunte del sindaco Gianni Mongelli e dell'assessore Pippo Cavaliere il Giordano riaprirà entro la fine di quest'anno, perché i soldi per gli ultimi lavori sono stati stanziati e l'appalto per la cabina elettrica è andato in porto.
Nonostante ciò, all'ennesima previsione che recita "Il Giordano riaprirà entro la fine dell'anno" sempre più foggiani ormai rispondono: "Sì, ma di quale anno?". 

di Redazione 


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