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I foggiani si riprendono il viale della Stazione. Eppure sono loro ad averlo 'svenduto'

In programma una passeggiata nel quartiere Ferrovia

"Riprendiamoci il Viale". Si intitola così la passeggiata serale, lungo il Viale e verso la nostra stazione, organizzata dal Comitato Ferrovia per domenica 30 novembre, alle 19. Le problematiche del quartiere sono evidenti: al degrado di uno dei ‘salotti buoni’ della città sta cercando di provvedere anche l’amministrazione comunale, con una serie di provvedimenti da ‘tolleranza zero’. Ed è evidente – sarebbe impossibile dire il contrario – che ci sia un’elevata concentrazione di stranieri nella zona, alcuni dei quali autori di reati e di comportamenti “al limite”.

LA PASSEGGIATA. Una situazione che ha spinto a una passeggiata per "riappropriarsi" della zona. Del resto, nella nota che l’amico Salvatore Aiezza ha inviato per promuovere la passeggiata, scrive: “Da troppo tempo il quartiere, la zona limitrofa alla stazione e l’importante Viale XXIV Maggio, che per anni hanno rappresentato il fulcro della storia e della vita cittadina, nel bene e nel male, sono abbandonate a se stessi. Delinquenza, prostitute, ambulanti illegali, extracomunitari senza permessi ecc. hanno prodotto lo stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti: grazie anche al progressivo abbandono di strutture, uffici, attività, nonché dalla costante e inarrestata perdita di importanza del nodo ferroviario foggiano. La conseguenza è stata che nel corso degli anni, i foggiani si sono sempre più allontanati dal Viale e dalle zone vicino a Piazza Cavour, lasciando che le stesse venissero, come sempre avviene in questi casi, occupate da quanti vivono ai margini della società. E per ogni attività abbandonata dai foggiani, ecco pronti gli extraeuropei a rilevarle. In pochi anni molti locali sono così diventati appannaggio di pakistani, cinesi, indiani. Forse, una programmazione, in favore di giovani aspiranti imprenditori, ai quali proporre, con concreti contributi pubblici, di riaprire in centro, al posto delle attività cessate sarebbe stata utile”.  

GLI 'EXTRAEUROPEI'. Fatto salvo che non sono solo cittadini ‘extraeuropei’ ad abitare la zona (ma anche polacchi, romeni ecc., ovvero cittadini comunitari, come ad esempio francesi e spagnoli, anzi, proprio come italiani!), ci permettiamo di porre un quesito che abbia il sapore di autocritica, troppe volte evitato nell’analisi della problematica legata al quartiere Ferrovia. Oltre a dover puntare maggiormente l’indice contro chi dovrebbe controllare con più efficacia il rispetto delle regole degli esercenti che aprono un’attività (tutti, senza esclusione, che siano fissi o ambulanti, che siano italiani o stranieri), l’interrogativo che poco spazio ha nelle discussioni sul viale della stazione è: “Ma chi ha fittato i locali agli “extracomunitari?”. È foggiano chi ha permesso, solo per un guadagno immediato – della serie: pochi, maledetti e subito – che le abitazioni ospitassero molte più persone del dovuto o, meglio, del dichiarato.
CARNE NOSTRANA O HALAL. E poi, quello che ad altri può sembrare un esproprio del quartiere (qui con il beneplacito dei cittadini foggiani, pronti a intascare) ad altri, dal punto di vista commerciale, può sembrare un quartiere etnico: non c'è nulla di male in un rivenditore di carne Halal, ossia macellata alla maniera orientale, rispetto al più consueto "carni e affini". Purché paghino le tasse i commercianti, comunitari o non, non c'è nulla da dire.
IL VIALE SVENDUTO. Magari partire da un’autocritica sarebbe l’ideale prima di cominciare la passeggiata: i foggiani si riprenderanno anche il viale della stazione. Ma devono sapere che nessuno l’ha rubato, sono stati loro a ‘svenderlo’.

di Redazione 


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