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I Fratelli della stazione "avvisano" i politici: "Non 'usate' i poveri in campagna elettorale"

L'associazione non vuole essere strumentalizzata

“Non in mio nome”. I Fratelli della stazione non ci stanno. Dopo tante strumentalizzazioni subite negli ultimi giorni - guarda caso in concomitanza con l’avvio della campagna elettorale appena partita - , l’associazione impegnata nell'accoglienza di poveri e immigrati, prende le distanze da qualsiasi “coalizione” che voglia usare il suo nome. E manda un preciso monito alla politica.

L'AIUTO AI POVERI. “Ai sensi dell'art. 1 del nostro Statuto - scrivono i volontari dei Fratelli della stazione - siamo un'associazione ‘apartitica, ispirata ai valori della Chiesa Cattolica’ che "persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale". Il che tradotto - spiegano - vuol dire: i poveri non hanno colore politico e chiunque aiuti i poveri è nostro amico.

NIENTE POLITICA. Un messaggio diretto, reso indispensabile da troppi comunicati e annunci in cui i Fratelli della stazione venivano accorpati nell’organizzazione di eventi (più o meno) politici. “Per questo - concludono con un messaggio su facebook - Vi preannunciamo sin d'ora che qualunque post o link su questa bacheca avente contenuto sia pure vagamente elettorale sarà cancellato senza spiegazioni. Allo stesso modo, smentiremo chiunque indebitamente userà il nome dei Fratelli della Stazione per farne propaganda. Perché tutto possiamo sopportare, ma non la campagna elettorale con la "scusa" dei poveri. Grazie”.

 

di Redazione 


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