I Fratelli della Stazione contro le "malelingue": "In giro voci infondate contro di noi, ecco conti e necessità"
Non possono più rimanere in silenzio e accettare quelle che reputano "malelingue". Nell'ambito del Terzo Settore foggiano girano voci di finanziamenti a sei cifre per l'associazione. E così, per chiarire l'impegno, i fondi e rimarcare l'autonomia anche verso il Comune, i Fratelli della Stazione hanno pubblicato un dettagliato post sui social. A buon intenditor, evidentemente, poche parole...
IL POST. “'I Fratelli della Stazione prendono 500.000 euro per l’emergenza freddo!'
Fa sorridere anche solo pensarlo, ma evidentemente a qualcuno tale affermazione è parsa possibile, tanto che ci sono arrivate diverse telefonate di amici, che ci inducono a fare chiarezza.
In realtà, probabilmente per la gente di Foggia che ci conosce bene non ce ne sarebbe bisogno, ma riteniamo sia giusto fugare ogni dubbio.
Come Fratelli della Stazione, da 25 anni ormai, proviamo (del tutto volontariamente) a fornire assistenza ai senza dimora, portando vivande calde e beni di prima necessità, e allo stesso tempo cerchiamo di dar voce alle loro esigenze, con campagne di sensibilizzazione portate avanti nel tempo verso la cittadinanza e verso le varie Amministrazioni comunali, anche grazie al nostro giornale di strada 'Foglio di Via'.
Da qualche anno abbiamo scelto di collaborare con altri Enti del privato sociale per la gestione del servizio comunale del PIS Foggia - Pronto Intervento Sociale. Per la realizzazione di questo servizio, il Comune di Foggia attribuisce alla nostra associazione un finanziamento di 38.946 euro annui.
Le somme che ci vengono erogate bastano esattamente per l’assunzione di un mediatore interculturale e un’assistente sociale (che portano a casa la bellezza di circa 700 euro al mese!) per lo sportello gestito presso il Centro Diurno "Il Dono" in Via Petrone 14, presso cui vengono svolte:
- attività di primo contatto, ascolto e lettura del bisogno;
- valutazione, assistenza ed invio ai servizi;
- prima valutazione professionale e assistenza sociale immediata.
Pertanto 38.946, e non 500.000 euro…
Tecnicamente per noi gestire lo sportello del P.I.S. è un costo e spesso abbiamo pensato di desistere: il progetto, infatti, non copre una serie di oneri che dobbiamo sostenere, come il commercialista e il consulente del lavoro. Tuttavia, non ci siamo mai sottratti, perché ci sembra una buona occasione per offrire un servizio professionale ai nostri amici senza dimora.
Visto che le malelingue non si sono fermate alla 'boutade' dei 500.000 euro, ma hanno insinuato che, visto che intaschiamo questa cifra, saremmo 'morbidi' verso l’amministrazione comunale, ci corre l’obbligo di ribadire la nostra piena autonomia nei confronti dell’amministrazione, che elogiamo se (a nostro giudizio) fa delle cose buone per i senza dimora, e critichiamo se pensiamo che sbagli.
A questo proposito, cogliamo l’occasione per ribadire che a nostro giudizio occorre migliorare i servizi offerti ai senza dimora nella nostra città, come già fatto nel corso della 'Notte dei senza dimora' del 17 ottobre:
- servono dei bagni pubblici e una fontana nei pressi della stazione o comunque in centro;
- chiediamo al Comune di prodigarsi per intercettare fondi regionali e/o comunitari per l’Housing First, come già fatto in altre città;
- chiediamo che il P.I.S. abbia vincoli meno stringenti per l’accettazione al dormitorio di Via Mastelloni.
Nella speranza di aver chiarito ogni dubbio, ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con tutti coloro hanno a cuore i senza dimora della nostra città.
Anche con chi pensa che intaschiamo 500.000 euro".
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