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I migliori successi del Teatro "made in Capitanata"

De Virgilio e Burambò conquistano importanti platee

LA PRIMAVERA DEL TEATRO FOGGIANO. E' stata una primavera stellare per il teatro d'autore foggiano. Un successo dietro l'altro, riconoscimenti arrivati persino dalle platee più prestigiose di Parigi.
E se in alcuni casi tali successi rappresentano la summa di carriere spese a contatto, spesso silenziosamente, con i circuiti del teatro italiano meno commerciale ma sicuramente più impegnato, creativo, innovativo, in altri casi tali riconoscimenti si preannunciano come il trampolino di lancio verso avventure teatrali ancor più altisonanti.
DE VIRGILIO CONQUISTA LA FRANCIA. Con il debutto in 3 date nel cuore di maggio nell'eclettico spazio del Kiron Espace, per esempio, Michele De Virgilio e il suo spettacolo “Tonino a testa in giù” hanno sorpreso pubblico e critica francesi con la cronaca poetica di una drammatica storia tutta foggiana, il crollo del palazzo in viale Giotto avvenuto l'11 novembre del 1999 che costò la vita a 67 persone.
“A Parigi – sottolinea De Virgilio – il pubblico è rimasto positivamente impressionato dall'impostazione del mio spettacolo, che gioca molto sull'espressività corporea e sul passaggio continuo dall'ironico al drammatico. In sala c'erano personaggi illustri del teatro e del cinema transalpino, dall'agente di Vincent Cassel e Monica Bellucci agli attori Mathilda May e Michel Piccoli. Il testo della pièce – annuncia De Virgilio - verrà tradotto in francese e dalla fine del 2013 “Tonino a testa in giù” sarà in tournée per i teatri di Francia”.
BURAMBO' E IL PREMIO EOLO. Per un attore foggiano che sta conquistando il mercato europeo con una storia tutta locale, ce ne sono altri due che, sul versante del teatro ragazzi, da 16 anni affascinano l'Italia con originalissime marionette, forgiate proprio a Foggia nella loro casa-laboratorio.
Così, il premio per il “Miglior teatro di figura italiano” assegnato recentemente alla compagnia Burambò dagli “Eolo Awards” - concorso indetto dalla prestigiosa rivista di settore “Eolo” - è non solo una dichiarazione d'amore a “Secondo Pinocchio” (in scena il 20 luglio all'Anfiteatro comunale di Taurisano), tra le ultime produzioni dei virtuosi burattinai foggiani Raffaele Scarimboli e Daria Paoletta, ma anche un attestato di stima alla carriera di Burambò per “aver elaborato personalmente – questa la motivazione - tutte le forme che il teatro di figura possiede, dai burattini in baracca, alle marionette da tavolo, dai pupazzi in gommapiuma agli oggetti, realizzando sempre spettacoli di grande invenzione creativa”.
Non più di 2 mesi fa, e nell'arco di due settimane, Paoletta e Scarimboli, quindi, hanno partecipato a due importanti rassegne nazionali di teatro per i più piccoli: il festival “Segnali” a Milano (all'interno del quale sono stati premiati dagli “Eolo Awards”) e il “Maggio all'Infanzia” a Bari, dove Daria Paoletta ha presentato il suo nuovo spettacolo “Una storia che non sta né in cielo né in terra” (l'1 settembre al Festival del Teatro di narrazione ad Arzo, in Canton Ticino), pièce apprezzatissima da illustri critici come Mario Bianchi. Quest'ultimo, alla fine della performance barese, ha sussurrato scherzosamente all'attrice foggiana: “Sai che non si può vincere un Eolo dietro l'altro?".
NEMO PROPHETA IN PATRIA. Tutta questa luce improvvisa gettata sul teatro “made in Capitanata” dal consenso nazionale e internazionale, crea però alcune ombre sul reale sostegno che attori di spessore come questi (nonostante le sponsorizzazioni ricevute dalla Provincia di Foggia) riescono a incassare dal circuito teatrale locale, all'interno del quale, escluse rare eccezioni, sottolineano, ancora troppo spesso vengono snobbati.
“Nemo propheta in patria” è il tabù da sfatare.

di Redazione 


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