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Foggia tutto cuore e gambe, il Crotone è battuto uno a zero allo Zaccheria

Gallo lo aveva chiesto nel pre-partita: è il momento di dare segnali a chi tifa Foggia. Detto, fatto. Il Foggia sceglie la gara più difficile, contro una candidata alla promozione diretta, per tornare alla vittoria liberandosi di paure e fantasmi. Basta la rete di Vuthaj per battere il Crotone e conquistare tre punti pesanti per ritrovare il morale e, soprattutto, il senso a una stagione. Gallo si affida a un più robusto 3-5-2 con la coppia Vuthaj e D’Ursi in avanti, e Nicolao e Garattoni esterni alti a dar manforte alle manovre rossonere; “bocciati”, almeno per l’11 iniziale, alcuni big come Schenetti, Odjer, Peralta e Ogunseye. Sulla sponda calabrese, Lerda sceglie il 4-3-3 con Branduani in porta, linea difensiva composta da Capalai, Golemic, Cuomo e Giron; centrocampo a tre con Petriccione, Carraro e Tribuzzi, tridente d’attacco affidato a Chiricò (ex della gara), Gomez e Kargbo.

FOGGIA CORIACEO. La partenza è quella vista già nelle altre gare: il Foggia è aggressivo e propositivo nella metà campo avversaria e crea occasioni. Al 9’ Nicolao conclude dopo una bella combinazione con Schenetti ma il tiro è debole e centrale. Di Noia, invece, ci prova al 13’ da fuori area ma manda alto. Col passar dei minuti, però, il Crotone prende le misure e gli attacchi rossoneri si affievoliscono. I calabresi si vedono al 18’ con Chiricò che pennella in area per la testa di Kargbo che non trova la porta. In campo c’è tanto agonismo che si traduce in falli e gioco di frequente spezzettato. La gara si accende prima del riposo: al 44’ brivido con Chiricò che sfiora il palo direttamente da calcio di punizione. Due minuti dopo, D’Ursi si mette in proprio e costringe Branduani al corner con un tiro dalla distanza. Primo tempo in cascina con uno zero a zero sostanzialmente giusto.

IL GOAL. La ripresa è il copione del primo tempo: buona partenza del Foggia con il Crotone più racchiuso nella sua metà campo. Al 50’, però, il Foggia è più concreto e la sblocca: Vuthaj è al posto giusto nel momento giusto e con un pallonetto beffa Branduani ed esulta sotto la Nord dopo un’incertezza della difesa crotonese. Lo Zaccheria è una bolgia e al 55’ urla al rigore per un contatto sospetto in area calabrese, che l’arbitro però non concede. Il Foggia c’è, gestisce bene il possesso palla e non rinuncia ad attaccare. Come al 58’ quando D’Ursi si invola sulla sinistra e trova Vuthaj al centro che costringe Branduani a bloccare in due tempi. Il Crotone prova ad alzare il baricentro per stringere i rossoneri nella propria metà campo ma subisce le ripartenze come al 72’ quando Nicolao saluta tutti e se ne va in contropiede, apre per D’Ursi che spreca tutto con un tiro cross che finisce in curva. Il primo cambio Gallo lo effettua al 73’ con Chierico che va a sostituire un buon Di Noia. Kargbo prova a spaventare la difesa rossonera al 75’ ma mette a lato da buona posizione, mentre poco dopo è D’Ursi a involarsi e cercare il tiro a giro senza trovare però la porta. Al 78’ ancora l’ex Bari – uno dei migliori in campo – crea scompiglio nella difesa avversaria e mette un buon pallone al centro per Vuthaj che non controlla bene e spreca tutto. Il Crotone si riversa nella metà campo rossonera ma rischia all’83’ quando è Petermann a impegnare Branduardi in corner su contropiede. Vuthaj non ne ha più e lascia il posto a Tonin all’84’. Al 93’ D’Ursi su punizione quasi abbatte Branduani con un bolide e lo costringe al corner. Gli ultimi minuti lo Zaccheria li vive in apnea ma dopo 5’ di recupero può liberare la sua gioia. Finisce con gli abbracci a Gallo e le curve soddisfatte dello spirito messo in campo dai rossoneri. In attesa delle conferme contro la Juve Stabia di martedì, contavano i segnali. E oggi ci sono stati.

di Saracino Nicola


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