I ragazzi di iDO donano all’Asl due PC “ricondizionati”: aiuteranno a distanza le persone con autismo
I ragazzi del progetto iDO “Io Faccio Futuro” hanno donato all’ASL di Foggia due PC ricondizionati che saranno destinati al Centro Territoriale per l’Autismo (C.A.T.) di Lucera e al Servizio di Neuropsichiatria Infantile di Cerignola. Serviranno per assistere a distanza le persone con autismo.
LA CONSEGNA. Alla cerimonia di consegna, che si è svolta questa mattina nella sede del Modulo Terapeutico Riabilitativo per l’Autismo di Cerignola, hanno presenziato il Direttore Generale dell’ASL Foggia Vito Piazzolla, la responsabile del C.A.T. Albacenzina Borelli e il presidente di “iFun”, associazione di promozione sociale di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali, Maurizio Alloggio. A consegnare i PC, che saranno utilizzati dagli operatori della ASL per attività di teleconsulto e assistenza a distanza, è stato Joseph, uno dei ragazzi coinvolti nel progetto iDO.
“UNA COMUNITA’ REATTIVA”. “Questi sono gli eventi che contano – ha commentato il Direttore Piazzolla -. Contengono in sé una parte di senso e di pratica, ma, soprattutto, una parte simbolica. Quest’ultima, destinata a durare per sempre… a comunicare al mondo, cioè a tutti noi, che si può fare. E, quindi, generare il cambiamento evolutivo”. “La nostra è una comunità reattiva – ha aggiunto Maurizio Alloggio - dove le persone con disabilità sono protagoniste per il bene della collettività. I nostri ragazzi si impegnano quotidianamente per apprendere competenze da mettere a servizio della comunità in cui vivono. E poi, questa volta, ci piaceva davvero molto l’idea che fossero proprio i ragazzi autistici a donare qualcosa ai Centri Territoriali per l’Autismo”.
INCLUSIONE LAVORATIVA E RECUPERO HARDWARE. Supportato da ASL Foggia, Comune di Foggia, AReSS Puglia e finanziato da Fondazione con il Sud, iDO è un progetto sperimentale che, attraverso la tecnologia, favorisce l’autonomia e l’inclusione lavorativa di giovani affetti da autismo e malattie rare. Il progetto, che coinvolge 20 giovani di età compresa tra i 6 e i 22 anni, guarda al futuro e punta soprattutto sulla domotica, in un sistema di economia circolare e recupero ambientale di hardware dismessi.
I LABORATORI. Nei mesi scorsi, con l’aiuto di esperti e utilizzando parti di computer e componenti di elettronica riciclati, i ragazzi hanno seguito attività laboratoriali per imparare a costruire congegni tecnologici destinati a migliorare la qualità della loro vita e ad agevolare il loro inserimento nella società. A guidarli sono stati i volontari e gli educatori dell’associazione iFun, con la supervisione dei tecnici della cooperativa sociale Rehardwareing, che è partner del progetto iDO.
Ho sentito molto parlare di questa situazione, anche se io stesso non ci credo molto. Non credo che abbia dei vantaggi ripidi. La cosa più importante è che non possiedo un solo dispositivo che supporti il 5g. Quindi non me ne preoccupo molto. Il mio telefono supporta LTE e il mio telefono supporta ajax. Quindi questo è abbastanza buono per me, e non credo che avrò bisogno di connessioni o trasferimenti di dati ad alta velocità nel prossimo futuro.
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