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Il "record" di un 31enne foggiano: "Tre auto rubate in 2 anni, ma bisogna reagire"

La lettera di un giovane, tra rabbia e orgoglio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in redazione, scritta alla cittadinanza foggiana da un ragazzo 31enne “che, nonostante tutto, è alla costante ricerca di motivi per esser orgoglioso della propria città e non si rassegna a vederla lasciata al completo sbaraglio”.

LA LETTERA. Carissimo Sindaco e carissimi concittadini,

chi vi scrive è un 31enne foggiano che sente il bisogno di sfogarsi condividendo con tutti voi le sue sventure recenti. In quanto ritengo che certe cose vadano denunciate e rese pubbliche e non interiorizzate e represse, tenute bloccate fino a quando un giorno, forse anche non troppo lontano, rischieranno di portare all'esaurimento o venir fuori in azioni di giustizia privata poco giustificabili e inutili.

Voglio iniziare con un quesito. Secondo voi è plausibile che in una città, che si definisce tale, vengano rubate tre auto in due anni alla stessa persona? E poi, oltre il danno la beffa, quando mi sono recato a denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine, mi hanno risposto dicendo: "purtroppo la sua auto è molto rubata"...

Oppure "purtroppo la sua auto è molto ricercata"... Avrei preferito il silenzio o un semplice "mi dispiace", piuttosto che sentire delle frasi così banali che fanno solo cadere le braccia. Con questo, non voglio assolutamente colpevolizzare chi all'ufficio denunce è costretto a prendere atto degli eventi negativi che purtroppo caratterizzano la nostra città. Ma se non ci sono le possibilità per porre rimedio o quantomeno provare a farlo, a questa piaga devastante, allora meglio il silenzio e non commenti decisamente irritanti.

Adesso sogno di avere un lavoro che mi consenta di poter fare a meno dell'auto, ma è impossibile visto che faccio centinaia di km al giorno e senza macchina non potrei lavorare. Per questo l'azienda mi fornisce l'auto, almeno fino a quando riterranno di farlo. E questa è l'unica nota meno negativa, perché parliamo di auto aziendali. Ma a questo punto anche una condanna, visto che, nonostante pago l'uso promiscuo, non sarò più libero di utilizzare l'auto aziendale nella mia città. Perché evidentemente sono segnalate come auto prive di qualsiasi dispositivo antifurto e quindi facili prede. Ecco come è facile trasformare un benefit aziendale in una condanna a vita.
Come vi sareste sentiti a dover comunicare alla vostra azienda, per ben 3 volte e ripeto, 3 volte, che vi avevano rubato l'auto? Ogni volta in posti diversi della città, ma ogni volta nella nostra città. La vergogna e la mortificazione sono le sensazioni che provo e ho provato nel comunicare le sventure. Ma anche il timore che qualcuno potesse cominciare a sospettarti come implicato in qualche giro strano o pensare di poter fare a meno di te, in quanto potresti rivelarti più un costo che un investimento per l'azienda. Ma per fortuna questo non è ancora accaduto. Torno allora a chiedervi: è giusto tutto questo? È giusto ingoiare i bocconi amari e stare zitti? È giusto aver paura di parcheggiare la propria auto e non ritrovarla più? E questo solo e sottolineo solo nella propria città! O è meglio cominciare a denunciare, parlare e reagire per non essere schiacciati da una situazione sempre più disastrosa. Sicuramente non sono né il primo né l'ultimo ad aver subito dei furti del genere, anche se tre è un bel record.

Per questo chiedo con forza al Sindaco che si lavori concretamente per rendere Foggia una città più vivibile e sicura. Siamo, e credo di parlare anche a nome dei concittadini, stufi di figurare sempre negli ultimi posti delle classifiche di vivibilità e primi in quelle di furti d'auto e altri reati. Sicuramente la nostra città ha bisogno di una scossa. Se le forze dell'ordine non sono sufficienti perché sotto organico, allora chiediamo aiuto all'Esercito. Insomma, facciamo qualcosa. Credo che adesso Foggia sia come un uomo sull'orlo di un baratro con un piede nel vuoto. Solo qualcuno che con forza lo tira in salvo può evitargli di cadere e morire. Quel qualcuno è ciascuno di noi. Smettiamola di pensare che un nostro piccolo gesto sia inutile come una goccia in mezzo al mare, perché un piccolo gesto moltiplicato per ciascuno di noi diventa un grande gesto anzi, enorme.

Se non sono troppo esigente, mi piacerebbe ricevere una risposta dal Sindaco, preferibilmente seguita da FATTI E AZIONI CONCRETE.

 

Un vostro concittadino.

 

(Lettera firmata)

di Redazione 


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