L’INDAGINE. L’attività di indagine, iniziata dalla fine del 2011, ha permesso di individuare un’articolata associazione a delinquere, con a capo Brandonisio, dedita alla ricettazione ed alla successiva vendita di merce (televisori, condizionatori, caldaie a gas) proveniente da numerosi furti e rapine a Tir, commessi in tutto il territorio nazionale, che veniva nascosta in vari depositi situati nelle campagne tra Cerignola e Barletta.
L’ANALISI DEL PATRIMONIO. Inoltre, durante le indagini, gli investigatori della D.I.A., hanno effettuato un’approfondita analisi sul patrimonio dell’intero nucleo familiare di Bradonisio, costituito dalla moglie, dall’attuale convivente e tre figli, in seguito alla quale è emersa una notevole sproporzione tra redditi dichiarati e i numerosi beni riconducibili all’indagato. L’analisi ha interessato il periodo storico 1985-2015 in cui è emerso che solo in 7 anni, dei 29 analizzati, il saldo patrimoniale di Bandonisio è stato positivo.
I BENI SEQUESTRATI. La sproporzione tra i beni posseduti ed i redditi dichiarati, ha consentito agli investigatori della D.I.A. di procedere al sequestro, e in caso di condanna alla confisca, di tutti i beni e le disponibilità finanziarie di Brandonisio. Sono stati sequestrati 4 appartamenti, del valore di 600.000 euro, una villa, per un valore di 400.000 euro, numerosi ettari di vigneti, uliveti, un’impresa agricola, di un valore pari a 90.000 euro, tutti situati a Cerignola. Inoltre, sono state sequestrate le quote societarie di un’impresa olearia situata a Trani, 10 veicoli e motoveicoli di grossa cilindrata, e rapporti bancari e postali. L’ammontare dei beni sequestrati è di circa 2 milioni di euro.
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