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Il buio dopo il digitale terrestre

A 100 giorni dallo switch off segnale debole o assente

Fate una web tv? Ottima idea. Col digitale terrestre la tv diventerà sempre più difficile da vedere, l'unico per modo per informarsi sarà il web.
(Stefano Bucci, imitatore, giugno 2012)

 

LE ASPETTATIVE. Centinaia di nuovi programmi, canali tematici su musica, sport, telefilm e documentari, migliore qualità del segnale, doppio audio, trasmissioni interattive. Era questo il modo in cui veniva presentato il Digitale Terrestre, unico costo era quello relativo all'acquisto di un decoder o meglio di un nuovo tv.

 

LA DELUSIONE. Dopo i primi 100 giorni quello che ci resta sono un po' di cartoni animati, alcuni nuovi canali Rai e Mediaset che trasmettono quasi solo repliche e una quantità indistriale di televendite e televisioni campane e pugliesi che, oggettivamente, non interessano quasi a nessuno.
Ma se fosse solo questo non sarebbe nemmeno tanto grave, purtroppo ci sono grossi problemi di ricezione sia in città che, soprattutto, in provincia. Nella migliore delle ipotesi si riesce a risolvere ri-sintonizzando continuamente la tv o il decoder, in altri casi occorre cambiare l'antenna, purtroppo a volte invece non serve nemmeno questo e così, specie in provincia, molti telespettatori hanno dovuto scegliere se rinunciare ad alcuni canali o dotarsi di antenna parabolica, sostenendo così un ulteriore costo e perdendo comunque la possibilità di vedere le tv locali.
Ma se paghiamo il canone non avremmo diritto di vedere la Rai? E le concessioni per le tv private non prevedono che il segnale sia visibile in tutto il territorio di riferimento?

PERCHE' NON FUNZIONA. Il problema è che con il vecchio segnale analogico anche quando la ricezione non era perfetta la tv si riusciva a vedere comunque, magari con un po' di formicolio, ora con il digitale se il segnale non è perfetto il canale non viene nemmeno sintonizzato.

Che avremmo dovuto risistemare o magari cambiare la vecchia antenna lo sapevamo, che nelle settimane successive allo switch off ci sarebbero stati problemi anche, ma che fossimo ancora a questo punto perfino dopo 100 giorni non lo immaginava nemmeno il più pessimista dei telespettatori, o forse solo Stefano Bucci, che girando l'Italia ha visto i problemi avuti l'anno scorso dalle regioni del nord.

INTERVIENE LA REGIONE. E ora? Negli ultimi giorni qualcosa si sta muovendo, il Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) e la Presidenza del Consiglio Regionale proveranno a fare pressioni sulle tv, un ulteriore sostegno arriva anche da Sindaci e Parlamentari, ma siamo ad una sorta di moral suasion, infatti l'unico ente in grado di fare qualcosa è il Ministero dello Sviluppo Economico.
Per ora le tv fingono di non sentire, forse per evitare gli investimenti relativi a nuovi ripetitori, o magari sperano di riuscire ad ottenere nuovi finanziamenti?
A pensar male, diceva Andreotti, si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

di Redazione 


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