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Il Comitato dice “no” alla chiusura del Tribunale di Lucera

Soppresse le sedi di Rodi Garganico ed Apricena

Un ‘Comitato per la difesa della legalità in Capitanata’. Un Comitato per dire “no” alla soppressione di quasi tutte le sedi giudiziarie della Capitanata, a partire dal Tribunale di Lucera, per seguire alla sedi distaccate di San Severo, Rodi Garganico e Apricena. Ma non vanno dimenticate neanche quelle di Manfredonia e Cerignola, tutti finiti nei tagli indicati dal decreto Monti. Nella giornata di ieri, al termine dei lavori dell’assemblea permanente del Foro di Lucera, si è spontaneamente costituito il ‘Comitato per la difesa della legalità in Capitanata’. Ne fanno parte gli Ordini Professionali interessati, i rappresentanti dei 33 Comuni investiti dalla soppressione delle sedi giudiziarie del Tribunale circondariale di Lucera e delle sezioni distaccate di Rodi Garganico e di Apricena, il personale amministrativo e i rappresentanti delle associazioni forensi quali la Camera Penale della città federiciana e l’Associazione Avvocati Garganici.

OBIETTIVO - Il Comitato si farà promotore di ogni iniziativa utile a scongiurare la soppressione delle sedi giudiziarie di Lucera, Rodi Garganico ed Apricena anche attraverso il coinvolgimento, che si augura massiccio, della società civile e degli organi di stampa. Per questo, è stata indetta una seduta pubblica allargata ai consigli comunali riuniti dei 32 Comuni del circondario del Tribunale di Lucera nonché del Comune di San Severo per giovedì 19 luglio in Piazza Duomo a Lucera e per sabato 21 luglio in piazza Luigi Rovelli a Rodi Garganico. 

PIU’ LUNGHI I TEMPI DEI PROCESSI - Con la soppressione del Tribunale di Lucera e delle sedi giudiziarie distaccate, il rischio, dunque, è che gran parte del lavoro sarà riversato sul Tribunale di Foggia, con la probabilità che si allunghino ulteriormente i tempi dei giudizi nei processi penali e civili, con l’ingolfamento di pratiche e lavoro di cancelleria. Ma i disagi saranno anche di natura logistica, per via delle distanze da un punto all’altra della Capitanata. “In particolare, la chiusura del Tribunale di Lucera e la soppressione di tutte le sezioni distaccate dello stesso e del Tribunale di Foggia, - ha comunicato la Cgil di Lucera - aumenterà notevolmente il carico di lavoro della struttura foggiana, alla quale saranno trasferiti tutti i procedimenti attualmente pendenti dinanzi alle strutture soppresse, rendendo oltremodo complicato l´accesso dei cittadini alla giustizia e, probabilmente, allungando ulteriormente la durata dei procedimenti, comportando, così, una lesione del diritto alla giustizia dei cittadini della Capitanata”. 

IL DISAPPUNTO DELLA POLITICA - Nei giorni scorsi l’onorevole dei Partito Democratico, Michele Bordo, ha tuonato: “Il Governo dovrebbe spiegare meglio i criteri utilizzati per la selezione delle sedi giudiziarie da cancellare e, su questi, aprire un confronto in sede parlamentare e con i territori interessati, perché non possono essere solo le ragioni finanziarie a determinare le scelte”. Mentre Luigi Miranda, cin qualità di avvocato e Presidente dell’Associazione Qualità della Vita, annota che “non è possibile, con un tratto di penna, decretare l’immediata cancellazione degli uffici giudiziari dauni, facendoli rientrare tra quelli valutati come superflui. Ciò, tra l’altro, senza considerare il contesto in cui tali uffici giudiziari sorgono, spesso a rischio, in un territorio complesso quale è quello del Gargano.  Ecco perché la soppressione, oltre che del Tribunale anche della Procura della Repubblica di Lucera, appare incredibile ed ingiusta!”. La protesta continuerà, insomma, nelle prossime settimane.

di Redazione 


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