Stampa questa pagina

Il destino della Madonna della Croce, o chiude o resta aperta solo di domenica per la messa

Incerto il futuro della chiesa sul viale della stazione

Potrebbe chiudere o, nelle migliori delle ipotesi, restare aperta solo di domenica per consentire la celebrazione della messa. Il destino della parrocchia di Santa Maria della Croce è ancora poco chiaro. L’unica certezza, al momento, è che dal prossimo 24 agosto la parrocchia, gestita e guidata dalla Congregazione di don Orione dal 1949, perderà il suo parroco don Giuseppe Bisceglia. Don Giuseppe, infatti, si unirà agli altri sacerdoti dell’ordine degli Orionini che reggono il Santuario dell’Incoronata.

SOLO DI DOMENICA Proprio per evitare la chiusura della parrocchia, punto di riferimento per la comunità cattolica e per le persone che vivono in condizioni di fragilità sociale, il Comitato Quartiere ferrovia si è incontrato nei giorni scorsi per discutere anche di questo argomento. Anche perché qualche giorno fa lo stesso sindaco di Foggia, Franco Landella, ha rilanciato attraverso una nota stampa il problema chiedendo al “Vescovo di Foggia, Monsignor Francesco Pio Tamburrino, che la chiesa di Santa Maria della Croce possa continuare ad avere una guida spirituale”. Invito che, molto probabilmente, non è stato ancora pienamente raccolto dal vescovo Tamburrino. Il Comitato Quartiere ferrovia, infatti, ha comunicato all’assemblea formata da cittadini, commercianti e residenti “dell’incontro che si è svolto tra alcuni membri, del direttivo stesso, ed il Vescovo di Foggia, in data 12/06/14 e di quello organizzato da alcuni parrocchiani in data 19/06/14. Circostanza, questa, in cui il Vescovo ha fatto presente che nel caso in cui non riuscisse a trovare il sostituto del Parroco, don Giuseppe, la parrocchia potrebbe chiudere o, meglio, restare aperta di domenica al solo fine di celebrare la messa”.

RILANCIARE IL QUARTIERE FERROVIA L’importanza strategica della chiesa della Madonna della Croce, dunque, era stata riconosciuta dallo stesso primo cittadini: “Oltre che una perdita per la comunità di fedeli della zona, – aveva scritto Landella nella lettera indirizzata al vescovo Tamburrino – la chiusura della chiesa comporterebbe disagi anche a 13 senza fissa dimora (tra cui un bambino), italiani e stranieri, che hanno trovato accoglienza all’interno della struttura ecclesiale. Chiudere la chiesa di Santa Maria della Croce, dunque, significherebbe anche mettere in strada persone disagiate, che hanno trovato in don Giuseppe Bisceglia e nei parrocchiani un supporto prezioso ed un rifugio fisico e spirituale”. Insomma, grazie al prezioso lavoro di don Giuseppe molte situazioni di conflitto con le comunità straniere che vivono o che transitano lungo il viale della stazione sono state mediate. Per questo, il Comitato Quartiere ferrovia non vuole disperdere l’azione fin qui svolta. Di conseguenza, al fine di valorizzare e rilanciare il territorio è pronto a presentare u pacchetto di proposte al sindaco Landella con l’obiettivo di rendere più accogliente la zona della stazione. Dalle aree wi-fi all’organizzazione di eventi, dall’accensione permanente della fontana di piazza Vittorio Veneto al potenziamento dell’illuminazione pubblica, sono diverse le proposte che finiranno sul tavolo del primo cittadino. Ma il primo grande problema sarà quello di evitare che un presisio sociale, culturale e spirituale come quello della Madonna della Croce sia aperto solo di domenica. E per celebrare esclusivamente la messa.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload