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Il Foggia Calcio chiede ai candidati un segno, il primo a rispondere è Franco Landella

“Due obiettivi: capienza stadio e centro sportivo”

Non sono un “cuoco”: questa la precisazione iniziale del candidato sindaco per il centro-destra Franco Landella, di fatto il primo a rispondere all'appello del Foggia Calcio, il quale ha chiesto di esprimersi ai candidati in merito al lato “calcistico” dei loro programmi. Niente facili ricette, insomma, per Landella, in apertura della sua lettera, in quanto non ci sta ad essere “scambiato come uno dei tanti 'cuochi' (candidati) che sventolano ricette che per dieci anni non hanno mai utilizzato servendo su piatto dei foggiani l’amara pietanza del disfattismo”.
 
“TOPPE E RATTOPPI”. Un riferimento neanche troppo velato alle due recenti amministrazioni di centro-sinistra, senza risparmiare anche l'avversario politico più temuto, ossia Augusto Marasco, ex responsabile del settore urbanistica, com'è noto (anche se per pochi anni nella “stanza dei bottoni” comunale). “Da circa sette anni l’Amministrazione uscente ha posto toppe e rattoppi allo Stadio Pino Zaccheria, assicurando allo stato attuale 3650 posti”. Troppo poco, per Landella, il quale, rifuggendo da facile promesse, basa la sua proposta elettorale unicamente su due obiettivi basilari, posti ad impegno della sua candidatura.
 
LO STADIO E “UN TEMPIO” PER GIOVANI CALCIATORI. “L'inguaribile tifoso”, come si definisce nella lettera (pubblicata sul sito della società rossonera), il quale tra i suoi vanta come candidato anche il socio Ciro Amodeo (Nuovo Centro Destra), promette questi due obiettivi: “Il primo è quello di garantire attraverso un incontro, anche nell’immediato, con il Prefetto, le Forze dell’Ordine e con Voi, che lo stadio possa aumentare la sua capienza, magari adottando un sistema di concessione della struttura dietro compimento di opere di adattamento con un’Autorità di Controllo e verifica; il secondo – continua Landella – è quello di reperire luoghi ove, attraverso il sicuro impegno dell’Amministrazione, della Vostra compagine e di chiunque tenga al Foggia, si possa edificare e/o ristrutturare un tempio per i giovani calciatori e per l’allenamento della prima squadra”.
 
IN ATTESA DEGLI ALTRI. Dopo la sua proposta, si attendono le lettere degli altri candidati alla poltrona di Primo Cittadino, ormai a poche ore dalla prima tornata di voti. I tifosi, ovviamente, prim'ancora che la società, chiedono soprattutto di non essere strumentalizzati nelle beghe elettorali: la squadra della città è un argomento che facilmente può dare consensi ma è anche e soprattutto una voce economica e sociale da non sottovalutare.
Non sono un “cuoco”: questa la precisazione iniziale del candidato sindaco per il centro-destra Franco Landella, di fatto il primo a rispondere all'appello del Foggia Calcio (LEGGI), il quale ha chiesto di esprimersi ai candidati in merito al lato “calcistico” dei loro programmi. Niente facili ricette, insomma, per Landella, in apertura della sua lettera, in quanto non ci sta ad essere “scambiato come uno dei tanti 'cuochi' (candidati) che sventolano ricette che per dieci anni non hanno mai utilizzato servendo su piatto dei foggiani l’amara pietanza del disfattismo”.
“TOPPE E RATTOPPI”. Un riferimento neanche troppo velato alle due recenti amministrazioni di centro-sinistra, senza risparmiare anche l'avversario politico più temuto, ossia Augusto Marasco, ex responsabile del settore urbanistica, com'è noto (anche se per pochi anni nella “stanza dei bottoni” comunale). “Da circa sette anni l’Amministrazione uscente ha posto toppe e rattoppi allo Stadio Pino Zaccheria, assicurando allo stato attuale 3650 posti”. Troppo poco, per Landella, il quale, rifuggendo da facile promesse, basa la sua proposta elettorale unicamente su due obiettivi basilari, posti ad impegno della sua candidatura.
LO STADIO E “UN TEMPIO” PER GIOVANI CALCIATORI. “L'inguaribile tifoso”, come si definisce nella lettera (pubblicata sul sito della società rossonera), il quale tra i suoi vanta come candidato anche il socio Ciro Amodeo (Nuovo Centro Destra), promette questi due obiettivi: “Il primo è quello di garantire attraverso un incontro, anche nell’immediato, con il Prefetto, le Forze dell’Ordine e con Voi, che lo stadio possa aumentare la sua capienza, magari adottando un sistema di concessione della struttura dietro compimento di opere di adattamento con un’Autorità di Controllo e verifica; il secondo – continua Landella – è quello di reperire luoghi ove, attraverso il sicuro impegno dell’Amministrazione, della Vostra compagine e di chiunque tenga al Foggia, si possa edificare e/o ristrutturare un tempio per i giovani calciatori e per l’allenamento della prima squadra”.
NIENTE NUMERI. Ad ogni modo, fedele alla sua premessa di non “cucinare” false promesse, Landella resta sul vago o, per dirla in modo differente, non entra nel merito delle questioni e delle precise richieste del Foggia Calcio, evitando di sbilanciarsi a livello di numeri. La società infatti, tra gli obiettivi, aveva chiesto ai sindaci di aumentare la capienza  “a 7.500 spettatori entro l'inizio del campionato e a 12.000 entro la fine dello stesso”. Inoltre, quanto alla realizzazione del centro sportivo, i rossoneri avevano indicato la seguente tempistica: “6 mesi dall'elezione”. E anche su questo punto, il candidato di centro-destra non si sbilancia.
IN ATTESA DEGLI ALTRI. Dopo la sua proposta, si attendono le lettere degli altri candidati alla poltrona di Primo Cittadino, ormai a poche ore dal verdetto del voto. I tifosi, ovviamente, prim'ancora che la società, chiedono soprattutto di non essere strumentalizzati nelle beghe elettorali: la squadra della città è un argomento che facilmente può dare consensi ma è anche e soprattutto una voce economica e sociale da non sottovalutare.

di Redazione 


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