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Il 'Foggia Village' ed il 'Distretto Urbano' per rilanciare commercio ed imprese

Presentati gli accordi di programma delle due realtà

Da una parte il Distretto Urbano del Commercio, dall’altra il Foggia Village. In due giorni la città di Foggia prova a fare quello in cui ha fallito negli ultimi anni: avviare accordi di rete fra le imprese artigiane e commerciali – ed anche i cittadini – per favorire lo sviluppo e la crescita economica del territorio.

FOGGIA VILLAGE Il ‘Foggia Village’, che punta a diventare la più importante struttura di collegamento per le imprese, è nato in seno al Villaggio Artigiani. Dalle trentasei aziende che per prime si insediarono nel 1976 con 110 addetti si è passati oggi alle oltre mille imprese con più di tremila addetti; da un’area iniziale di ventitremila metri quadrati si è passati ai 400centomila metri quadrati di oggi. Numeri che rilevano l’espansione e l’importnza strategico del Villaggio Artgiani che adesso, su spinta dell’AICS Comitato Provinciale di Foggia e degli imprenditori che popolano l’area, prova a sfruttare le sue potenzialità. Come? Attraverso la sottoscrizione di accordi di programma che hanno l’obiettivo di far diventare la zona punto di riferimento economico  e commerciale non solo della Capitanata, ma dell’intero Mezzogiorno. Diverse le imprese per numero e tipologia di settore che si sono messe insieme per fare rete e sfruttare tutte le occasioni di crescita, ma il numero – confidano i promotori – è destinato ad aumentare.

DISTRETTO URBANO DEL COMMERCIO Il Distretto Urbano del Commercio è nato  ufficialmente ieri mattina con la firma dell’accordo da parte dei sottoscrittori: Comune di Foggia, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA. “Il nostro obiettivo principale – ha detto Pippo Cavaliere, assessore comunale alle Attività Produttive - era quello di fornire uno strumento di governance capace di individuare le linee prioritarie di intervento per favorire lo sviluppo e la valorizzazione delle attività commerciali e di un pezzo importante della nostra città”. A breve sarà pubblicato un bando di manifestazione d’interesse per includere nel programma tutti i soggetti impegnati nella fornitura di servizi di pubblica utilità, “come associazioni imprenditoriali, organizzazioni sindacali, associazioni di consumatori, fondazioni, istituti di credito e associazioni di volontariato al fine di ottenere la massima condivisione delle scelte che nel futuro investiranno la zona di intervento” ha detto Cavaliere. Inoltre, la perimetrazione del distretto non sarà rigida, ma potrà subire modifiche di ampliamento.  Presenza di addensamenti di esercizi commerciali, connessione con punti di rilevanza del territorio e sviluppo di mobilità sostenibile saranno gli aspetti chiave del distretto.

di Redazione 


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