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Il Gargano? Turismo a misura di famiglia. Sì, ma i giovani? Che si arrangino in foresta

Sole, mare e villaggi: i bambini, almeno, sono contenti

Il Gargano? Turismo a misura di famiglia. Sì, ma i giovani? Che si arrangino in foresta
 
Sole, mare, e villaggi: i bambini, almeno, sono contenti
 
Da Vieste a Rodi Garganico, anzi da Mattinata a Torre Mileto, forse comprendendo anche la nobile decaduta Lesina Marina, da anni colpita e affossata, più che affondata. Una costa lunghissima, anzi un promontorio memorabile con un solo tipo di turismo: quello per famiglie. 
 
LA FAMIGLIA E' L'IDEALE. Villaggi storici, camping attrezzatissimi, animazione praticamente a la page, con ragazzi simpatici provenienti da tutta Italia inviati sul Gargano per imparare a lavorare “come si deve”. Tra centinaia di bambini, qualche teenager e schiere di genitori al riposo, dopo un anno di duro lavoro. Settentrionali (molti) e (ancora) qualche tedesco, un tempo popolo eletto del Promontorio, oggi quasi in tenuta da Resistenza, ma ancora e per fortuna presenti. Tutto, però, unicamente a misura di famiglia. Sì, perché un'intera vacanza in uno dei villaggi o camping che popolano la costa che va da Vieste a Peschici è, infatti, un porto sicuro, una scelta azzeccata. Azzeccatissima, se si ha una famiglia. Giornata scandita dall'animazione, ristoranti e market nel camping a pochi giri di ciabatte, serate danzanti (in mare, in piscina, al centro del campeggio, sulla spiaggia), sveglia mattutina e cena fissata alle 20.30, con chiacchiera stiracchiata da piazzola a piazzola (il calcio, il calciomercato, la politica, il mercato della politica, e via così, fino a settembre). Sì, ma se uno ha vent'anni?
 
IL VENTENNE CHE NON SA CHE FARE. Casca male. Molto male. Perché a parte i castelli di sabbia – a proposito, nella gallery un plauso al genitore scalpellino che ha dato vita con i propri figli ad una vera attrazione, sulla spiaggia dei surfisti situata tra i camping Diomedee, Touring e Oriente – e qualche volata in kite-surf (ammesso che ai ventenni di oggi piaccia questo genere di cose, per la verità più ad appannaggio dei ribaldi settentrionali di mezz'età), il ventenne, sul Gargano, non ha molta scelta. Vieste è una splendida cartolina di vicoli e vicoletti, negozi di souvenir, ristorantini e qualche sporadico localino più invernale che estivo. Il resto è un chiosco, nient'altro che un chiosco low cost, per giunta situato a pochi metri dal Capriccio, l'ormai famoso ristorante da mille euro a risotto ubicato al Porto di Vieste, con una vista per la verità discutibile (qualche barca di lusso non è indice di bellezza, meglio Baia Zaiana – meglio il mare anzi, e basta). Il chioschetto fa le ore piccole, elargisce da bere alle comitive che vi fanno ressa (per la verità pochine), è economico e gestito da ragazzi in gamba. Ma poi? Se è lunedì (e solo di lunedì) c'è la musica dal vivo di Giampy, poco fuori Vieste: bella cornice, birreria apprezzata anche dagli stranieri e talvolta qualche band interessante. Ma il martedì? Il mercoledì? Il giovedì? Il venerdì? Il sabato e la domenica?
 
IL GARGANO-DA-BERE. C'è sempre Peschici, si dirà. Certo. Altra località suggestiva, da cartolina, anzi da foto profilo su facebook. Ma anche qui, il ventenne (e anche il trentenne va') ha ben poco da fare. Un'enoteca ormai storica che all'una e trenta sospende i lavori, quando gli astanti cominciano a scaldarsi con il karaoke (a proposito, basta con i Watussi e La-sua-maglietta-fina e Certe Notti... o no?) e un locale di tendenza a pochi metri di distanza, forte quest'anno (la grande novità dell'estate peschiciana) dei nuovissimi cocktail molecolari, tra luci bianche fluorescenti, musica da milano-da-bere e qualità delle bevande tutta da discutere: ma siamo sul Gargano o all'Idroscalo? Alle due, due e trenta, comunque, finisce tutto. E l'unica alternativa è una discoteca altrettanto storica (si può dire vecchia?) con tanto di immagine di Briatore stampata: ma una sagra cafona? Un concerto live? Una festa sulla spiaggia? 
 
IL PRIVATO E' IL RIFUGIO. Due mesi di vacanza così, per chi ha venticinque anni, non passano. E la voglia di Salento diventa pressante, nonostante i prezzi ormai impazziti e strutture nettamente inferiori a quelle del Gargano (per non parlare della bellezza del paesaggio). Allora ci si organizza: qualche festa privata ma aperta al pubblico sulla spiaggia, solitamente il 10 o il 15 agosto (se il tempo non fa le bizze) e qualche sound traslocato in Foresta Umbra: suggestiva cornice, ma di fatto un “quasi-rave” con tutte le discutibili tensioni che si porta dietro (ogni anno, purtroppo, si verificano incidenti). Insomma, forse, finché è così, tanto vale farsi una famiglia.
Da Vieste a Rodi Garganico, anzi da Mattinata a Torre Mileto, forse comprendendo anche la nobile decaduta Lesina Marina, da anni colpita e affossata, più che affondata. Una costa lunghissima, anzi un promontorio memorabile con un solo tipo di turismo: quello per famiglie. 
LA FAMIGLIA E' L'IDEALE. Villaggi storici, camping attrezzatissimi, animazione praticamente à la page, con ragazzi simpatici provenienti da tutta Italia inviati sul Gargano per imparare a lavorare “come si deve”. Tra centinaia di bambini, qualche teenager e schiere di genitori al riposo, dopo un anno di duro lavoro. Settentrionali (molti) e (ancora) qualche tedesco, un tempo popolo eletto del Promontorio, oggi quasi in tenuta da Resistenza, ma ancora e per fortuna presenti. Tutto, però, unicamente a misura di famiglia. Sì, perché un'intera vacanza in uno dei villaggi o camping che popolano la costa che va da Vieste a Peschici è, infatti, un porto sicuro, una scelta azzeccata. Azzeccatissima, se si ha una famiglia. Giornata scandita dall'animazione, ristoranti e market nel camping a pochi giri di ciabatte, serate danzanti (in mare, in piscina, al centro del campeggio, sulla spiaggia), sveglia mattutina e cena fissata alle 20.30, con chiacchiera stiracchiata da piazzola a piazzola (il calcio, il calciomercato, la politica, il mercato della politica, e via così, fino a settembre). Sì, ma se uno ha vent'anni?
IL VENTENNE NON SA CHE FARE. Casca male. Molto male. Perché a parte i castelli di sabbia – a proposito, nella gallery un plauso al genitore scalpellino che ha dato vita con i propri figli ad una vera attrazione, sulla spiaggia dei surfisti situata tra i camping Diomedee, Touring e Oriente – e qualche volata in kite-surf (ammesso che ai ventenni di oggi piaccia questo genere di cose, per la verità più ad appannaggio dei ribaldi settentrionali di mezz'età), il ventenne, sul Gargano, non ha molta scelta. Vieste è una splendida cartolina di vicoli e vicoletti, negozi di souvenir, ristorantini e qualche sporadico localino più invernale che estivo. Il resto è un chiosco, nient'altro che un chiosco low cost, per giunta situato a pochi metri dal Capriccio, l'ormai famoso ristorante da mille euro a risotto ubicato al Porto di Vieste, con una vista per la verità discutibile (qualche barca di lusso non è indice di bellezza, meglio Baia Zaiana – meglio il mare anzi, e basta). Il chioschetto fa le ore piccole, elargisce da bere alle comitive che vi fanno ressa (per la verità pochine), è economico e gestito da ragazzi in gamba. Ma poi? Se è lunedì (e solo di lunedì) c'è la musica dal vivo di Giampy, poco fuori Vieste: bella cornice, birreria apprezzata anche dagli stranieri e talvolta qualche band interessante. Ma il martedì? Il mercoledì? Il giovedì? Il venerdì? Il sabato e la domenica?
IL GARGANO-DA-BERE. C'è sempre Peschici, si dirà. Certo. Altra località suggestiva, da cartolina, anzi da foto profilo su facebook. Ma anche qui, il ventenne (e anche il trentenne va') ha ben poco da fare. Un'enoteca ormai storica che all'una e trenta sospende i lavori, quando gli astanti cominciano a scaldarsi con il karaoke (a proposito, basta con i Watussi e La-sua-maglietta-fina e Certe Notti... o no?) e un locale di tendenza a pochi metri di distanza, forte quest'anno (la grande novità dell'estate peschiciana) dei nuovissimi cocktail molecolari, tra luci bianche fluorescenti, musica da milano-da-bere e qualità delle bevande tutta da discutere: ma siamo sul Gargano o all'Idroscalo? Alle due, due e trenta, comunque, finisce tutto. E l'unica alternativa è una discoteca altrettanto storica (si può dire vecchia?) con tanto di immagine di Briatore stampata: ma una sagra cafona? Un concerto live? Una festa sulla spiaggia? 
IL RIFUGIO E' LA FORESTA. Due mesi di vacanza così, per chi ha venticinque anni, non passano. E la voglia di Salento diventa pressante, nonostante i prezzi ormai impazziti e strutture nettamente inferiori a quelle del Gargano (per non parlare della bellezza del paesaggio). Allora ci si organizza: qualche festa privata ma aperta al pubblico sulla spiaggia, solitamente il 10 o il 15 agosto (se il tempo non fa le bizze) e qualche sound traslocato in Foresta Umbra: suggestiva cornice, ma di fatto un “quasi-rave” con tutte le discutibili tensioni che si porta dietro (ogni anno, purtroppo, si verificano incidenti). Insomma, forse, finché è così, tanto vale farsi una famiglia.

di Redazione 


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