Stampa questa pagina

Il Gargano perde gli Uffici Postali

Destinati a chiudere quelli di San Menaio e Foce Varano. La denuncia della Cisl

Tre Uffici Postali chiusi e la razionalizzazione di altri due. Questo il conto che dovrà pagare la provincia di Foggia in seguito alla decisione di Poste Italiane di voler razionalizzare o chiudere definitivamente alcuni Uffici Postali. L’Azienda ha deciso la chiusura di 30 uffici postali in tutta la Puglia e la razionalizzazione di altri 5 sulla scorta di criteri esclusivamente economici. Nella nostra Capitanata sono previste le chiusure di tre Uffici Postali e la razionalizzazione di altri due” denuncia Antonio Lepore, Segretario Generale della SLP CISL di Foggia.

GARGANO SENZA UFFICI POSTALI? - Per il sindacato, dunque, “mentre, nonostante la crisi, il turismo in Puglia registra il tutto esaurito”, Poste Italiane decide “di razionalizzare o chiudere definitivamente alcuni Uffici Postali proprio nelle località balneari o turistiche che maggiormente si affollano durante la stagione estiva”. Tra gli Uffici destinati alla chiusura, infatti, ci sono “San Menaio, Foce Varano e Borgo Libertà (tutti con chiusura totale, con i primi due collocati nel cuore del Gargano) e la razionalizzazione (apertura di 3 giorni) di altri due Uffici Postali come Faeto e Isole Tremiti, che d’estate triplicano il loro numero di abitanti”.

PENALIZZATI I CITTADINI - Il Piano dell’Azienda, quindi, non convince né la Cisl né le altre organizzazioni sindacali che hanno “rigettato l’intero piano, dichiarandolo non concepibile anche perché Poste ancora oggi percepisce dallo Stato sovvenzioni pubbliche per garantire a tutti i cittadini servizi essenziali, oltre ad avere una connotazione sociale/universale”. Anche per questo, “l'Azienda regredisce ed i tagli purtroppo ne sono la conferma e pertanto il Sindacato ha l’obbligo di contrastare con ogni forma di lotta in tutta Italia, denunciando pubblicamente il fallimento di questo management, che prova a trasmettere una immagine di Poste che non risponde alla realtà  che viviamo tutti i giorni. Per questi motivi nel prossimo mese di ottobre indiremo uno sciopero generale della categoria con una grande manifestazione a Roma”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload