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Il pianoforte di Umberto Giordano "riapre" il teatro a lui dedicato

Sabato 15 dicembre, la "restituzione" alla Sala Fedora

Ci voleva Umberto Giordano per riaprire il suo teatro. O meglio, il suo pianoforte, per consentire alla cittadinanza di dare una “sbirciatina” in quello che dovrebbe essere il tempio della cultura della città e che invece, ad oggi e dopo migliaia di giorni, resta un edificio bello ma privo di vita. Il pianoforte del compositore foggiano torna a casa, si direbbe, dopo un restauro durato 18 mesi. Domani sera, sabato 15 dicembre, alle ore 17.30, il Club Unesco e il Comune di Foggia celebrano la “restituzione” all’interno della Sala Fedora del Teatro Umberto Giordano.
IL PIANOFORTE. Un pezzo importante, di indubbio valore, quello che riaprirà la Sala Fedora del teatro, donato al Maestro foggiano nel momento più importante della sua carriera e sottoposto, grazie ad una raccolta fondi promossa dal Club Unesco di Foggia, ad un intenso lavoro di restauro operato dalla ditta Fabbrini. Il pianoforte è un Bechstein del 1903, marca cara a colleghi importanti come Liszt, Wagner e Brahms, figlio della tradizione tedesca e in concorrenza con la ben nota Steinway & Sons. Il restauro, come detto, è durato 18 mesi, durante i quali il pianoforte è stato smontato totalmente, con il fine di sistemare le lesioni alla tavola armonica e sostituire alcune parti mancanti con legno dell’epoca ricavato da vecchi pianoforti.

di Redazione 


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