Chiude la rassegna di editoria indipendente organizzata dalla libreria Ubik di Foggia, dal titolo “QuINDI – Le dimensioni non contano”: Cristiano Cavina, affermato scrittore della scuderia Marcos y Marcos (storica casa milanese impegnata da anni nella narrativa di qualità), è l'ospite chiamato a celebrare tanto la conclusione della kermesse quanto la prima festa di compleanno del Presidio del Libro di Foggia. Questa sera, venerdì 4 aprile, alle ore 18.30, nella “Sala Mazza” del Museo Civico di Foggia (Piazza Nigri, 1) l'autore presenta il suo romanzo “Inutile Tentare Imprigionare Sogni”.
Cristiano Cavina incontra studenti foggiani, insegnanti, lettori e, soprattutto, membri del Presidio del Libro, istituzione dal taglio giovane e vivace che, nel giro di pochi mesi (considerata l'ovvia fase di start-up, per natura a rilento), ha dato vita ad un bel “giro” di lettori e libri, con incontri con scrittori, eventi di sensibilizzazione culturale e interessanti passaparola letterari (e non solo). Insegnanti, educatori, bibliotecari, librai, ma soprattutto lettori: queste le anime del Presidio foggiano, un piccolo avamposto culturale destinato a crescere e ad accrescere d'importanza e influenza. L'autore Cristiano Cavina (che ha realizzato il suo ultimo romanzo proprio in collaborazione con una scuola di Monza) è l’ospite giusto per celebrare il primo anno di questa bella realtà foggiana, rappresentata dalla referente Annarita Spadaccino, chiamata in causa insieme con il libraio della libreria Ubik Salvatore D'Alessio a presentare il romanzo protagonista della serata.
L'AUTORE. Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974; cresce in viale Neri, nelle case popolari, con le cantine piene di uccelli da richiamo e un albero magnifico che fa ombra in cortile. Ci vive ancora adesso: Made in Casola è il suo marchio di fabbrica, la firma in calce a tutte le sue mail. Scopre la magia della narrazione al bar, ascoltando i racconti dei vecchi; quando poi comincia a leggere libri, la sua strada è tracciata. Lui di sé dice di sentirsi un bravissimo lettore. Ama raccontare le cose che conosce da vicino: la sua infanzia in “Alla grande” (Premio Tondelli) e “Un’ultima stagione da esordienti”; l’epopea di Nonna Cristina in “Nel paese di Tolintesàc”; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei “Frutti dimenticati” (Premio Castiglioncello, Premio Vigevano, Premio Serantini, Selezione Premio Strega). “Scavare una buca” è ambientato nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio. “Inutile Tentare Imprigionare Sogni” nasce dalla “condanna” a cinque anni di itis che gli è toccato scontare, e rivela più che mai la sua voce forte e chiara, il suo sguardo ridente di narratore per natura.
Chiude la rassegna di editoria indipendente organizzata dalla libreria Ubik di Foggia, dal titolo “QuINDI – Le dimensioni non contano”: Cristiano Cavina, affermato scrittore della scuderia Marcos y Marcos (storica casa milanese impegnata da anni nella narrativa di qualità), è l'ospite chiamato a celebrare tanto la conclusione della kermesse quanto la prima festa di
compleanno del Presidio del Libro di Foggia. Questa sera, venerdì 4 aprile, alle ore 18.30, nella “Sala Mazza” del Museo Civico di Foggia (Piazza Nigri, 1) l'autore presenta il suo romanzo “Inutile Tentare Imprigionare Sogni”.
PRESIDIO DELLA CULTURA E DELLA LETTURA. Cristiano Cavina incontra studenti foggiani, insegnanti, lettori e, soprattutto, membri del Presidio del Libro, istituzione dal taglio giovane e vivace che, nel giro di pochi mesi (considerata l'ovvia fase di start-up, per natura a rilento), ha dato vita ad un bel “giro” di lettori e libri, con incontri con scrittori, eventi di sensibilizzazione culturale e interessanti passaparola letterari (e non solo). Insegnanti, educatori, bibliotecari, librai, ma soprattutto lettori: queste le anime del Presidio foggiano, un piccolo avamposto culturale destinato a crescere e ad accrescere d'importanza e influenza. L'autore Cristiano Cavina (che ha realizzato il suo ultimo romanzo proprio in collaborazione con una scuola di Monza) è l’ospite giusto per celebrare il primo anno di questa bella realtà foggiana, rappresentata dalla referente Annarita Spadaccino, chiamata in causa insieme con il libraio della libreria Ubik Salvatore D'Alessio a presentare il romanzo protagonista della serata.
L'AUTORE. Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974; cresce in viale Neri, nelle case popolari, con le cantine piene di uccelli da richiamo e un albero magnifico che fa ombra in cortile. Ci vive ancora adesso: Made in Casola è il suo marchio di fabbrica, la firma in calce a tutte le sue mail. Scopre la magia della narrazione al bar, ascoltando i racconti dei vecchi; quando poi comincia a leggere libri, la sua strada è tracciata. Lui di sé dice di sentirsi un bravissimo lettore. Ama raccontare le cose che conosce da vicino: la sua infanzia in “Alla grande” (Premio Tondelli) e “Un’ultima stagione da esordienti”; l’epopea di Nonna Cristina in “Nel paese di Tolintesàc”; la sua storia di figlio senza padre e di padre fuori dagli schemi nei “Frutti dimenticati” (Premio Castiglioncello, Premio Vigevano, Premio Serantini, Selezione Premio Strega). “Scavare una buca” è ambientato nell’immensa cava di gesso alle porte di Casola Valsenio. “Inutile Tentare Imprigionare Sogni” nasce dalla “condanna” a cinque anni di itis che gli è toccato scontare, e rivela più che mai la sua voce forte e chiara, il suo sguardo ridente di narratore per natura.