"Il primo campo è pronto. Le associazioni di volontariato sono state selezionate attraverso un avviso pubblico. La protezione civile è già attiva. Si parte. Il 16. Intanto la campagna di raccolta del pomodoro è in ritardo di una quindicina di giorni, a causa dell’estate poco calda ancora. E la partita si gioca nei campi. Sostituire il lavoro nero con quello regolare e i caporali con le liste di prenotazione”. Lo scrive sul suo profilo facebook Guglielmo Minervini, assessore alla Legalità e alla Trasparenza della Regione Puglia, indicando la data del 16 luglio come giorno di avvio ufficiale di ‘Capo free – Ghetto off’, il progetto con cui la Regione Puglia punta a smantellare e chiudere il ghetto di Rignano per dare vita ad un’esperienza virtuosa di accoglienza dei migranti stagionali.
LE TENDOPOLI Il primo campo, quindi, è stato allestito in questi giorni dalla Protezione Civile nei pressi di San Severo, a Casa Sankara. Il progetto, però, prevede l’allestimento di almeno cinque tendopoli in Capitanata provviste di servizi idrici, energetici e di rete fognaria capaci di accogliere 250 migranti ciascuno. Ma la sfida, oltre a quella di migliorare le condizioni di accoglienza dei migranti stagionali, è di spingere le imprese agricole ad assumere i braccianti attingendo dalle liste di prenotazione aderendo così anche al bollino etico Equapulia.
LE LISTE DI PRENOTAZIONE “Il bollino – scrive ancora Minervini - sarà riconosciuto a tutte le aziende che hanno solo lavoratori regolari e che si impegnano ad assumere attraverso le liste di prenotazione. Soglia bassa, bassissima ma serve per tracciare una prima linea di demarcazione: chi sta di qui e chi di li, dentro le regole o fuori da ogni regola. E la regola qui significa rispetto della dignità e delle condizioni di lavoro. E una paga giusta. Una cosa troppo semplice per essere ingoiata”. Le liste di prenotazione sono un’iniziativa promossa dalla Regione Puglia nel 2011 per spingere le imprese a far emergere lavoro nero e grigio nel settore primario. Per quanto riguarda il progetto, è prevista una dote di 500 euro per ogni lavoratore regolarmente assunto che nell’arco di due anni presti almeno 156 giornate; una dote di 300 euro per ogni contratto regolare di durata complessiva non inferiore alle 20 giornate.