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Il prossimo sindaco di Foggia? La sinistra pensa a Leonardo Di Gioia, la destra pure

E' lui a prevalere nel toto-nomi per la carica di sindaco

Ha perso il seggio in Parlamento per una manciata di voti, ma si è rifatto subito accettando la proposta di un assessorato in Regione (neanche di secondo piano, il Bilancio). Nel frattempo ha dribblato le accuse di “tradimento” e può vantare di aver militato in Alleanza nazionale, PdL, Scelta civica e far parte di una giunta targata Nichi Vendola. Ora, il nome di Leo Di Gioia entra prepotentemente nella corsa alla poltrona di sindaco di Foggia. E la cosa paradossale è che lo cercano tutti, traditi e non. Del resto, sul radicamento di Scelta civica, Di Gioia era stato chiaro in tempi non sospetti: “Non sarà un partito solo per le politiche, ma ci radicheremo nei territori”. Con chi, è ancora presto per dirlo.

LANDELLA SU DI GIOIA: “PERCHE’ NO?” Può sembrare una strategia per non “bruciarsi”, ma la risposta di Franco Landella – che in realtà a Palazzo di Città ci ha fatto più di un pensierino - in una recente intervista a Foggia today, a precisa domanda sull’assessore regionale al Bilancio, aprono spiragli: “Perché no, nessun rancore né preclusioni. Peraltro Di Gioia ha sempre condiviso con noi i valori del centrodestra. E’ incomprensibile la strada che ha imboccato”.In un rapporto di parità – sottolineava Landella - senza la pretesa di prevalere sull’altro.

DEL CARMINE (SEL): “DI GIOIA PESCA CONSENSI”. Ora, però, anche le sirene della sinistra sembrano tentare l’ex An e PdL: “Se guardiamo a un nome che possa pescare consensi a destra, sinistra e centro dico Leo Di Gioia” spiega l’ex assessore Sel, Michele Del Carmine. Pescare consensi, perché l’amo di Di Gioia è stato lanciato e vedremo chi abboccherà.

GLI ALTRI NOMI. Nel frattempo, nella corposa intervista a l'Attacco, Del Carmine “salva” Mongelli, ma getta nel campo un’altra serie di nomi spendibili, dall’assessore Peppino D’Urso all’onorevole Colomba Mongiello, dal rettore Giuliano Volpe, beffato alle politiche, fino a esponenti provenienti da “altri mondi, come per esempio Antonio Russo delle ACLI, Rita Saraò, Raul Pellegrino, Gioacchino Rosa Rosa e il giovane imprenditore che ebbe un buon consenso alle regionali ovvero Antonello Florio”.

I “SICURI”. A loro, vanno aggiunti almeno altri tre nomi: Gianni Mongelli, che vuole ricandidarsi o almeno partecipare alle primarie del centrosinistra, Lucia Lambresa, che proprio a Foggia Città Aperta ha annunciato ufficialmente la sua candidatura e un Udc, da individuare presumibilmente in Iorio, dato che Angelo Cera ha recentemente ribadito la volontà di proporre un proprio nome per la carica di primo cittadino. E poi c’è Raffaele Piemontese che sgomita, l’outsider Billa Consiglio a disposizione dopo l’esperienza alla Provincia e tanti altri nomi che a breve torneranno di moda. Venghino, signori, venghino: il circo delle amministrative è appena cominciato.

di Redazione 


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