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Il pugno di ferro al Comune funziona. Pure troppo...

Denunciato mendicante "aggressivo" a Palazzo di città

Il sindaco di Foggia lo ha ribadito più volte: le sue dimissioni (poi rientrate) della scorsa estate arrivarono, oltre che per la crisi politica, soprattutto per le minacce fisiche subite all'interno del suo ufficio, da parte di lavoratori a rischio licenziamento. Fu la goccia che fece traboccare il vaso e portò alla ribalta il problema sicurezza all'interno di Palazzo di città.

AGGRESSIONI ED ELEMOSINA. A distanza di un anno, le aggressioni e le situazioni al limite non sono archiviate, Un paio di settimane fa, l'assessore Arcuri si lamentò della scarsa reattività degli agenti, incapaci di evitare che un uomo riuscisse a sfondare la porta che garantisce l'accesso agli uffici del primo cittadino. Ma gruppetti di persone che a varia ragione chiedono di essere ricevuti dal sindaco - con modi più o meno educati - , non mancano mai. Gli agenti della polizia municipale hanno promesso il pugno di ferro, affinchè episodi come quello dello scorso anno non si verifichino più. Nel frattempo, però, Palazzo di Città scopre che prima ancora dei delinquenti, il problema è rappresentato dai mendicanti.

 

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LA VICENDA. Un foggiano di 46 anni, infatti, è stato denunciato per resistenza, minaccia, violenza e lesioni a pubblico ufficiale dopo aver aggredito un agente della Polizia municipale che cercava di convincerlo ad uscire da Palazzo di Città dopo la chiusura degli uffici. L’episodio è accaduto nella mattinata di ieri. Secondo la ricostruzione fornita dal Comune,  l’uomo è entrato a Palazzo di Città in concomitanza con l’apertura degli uffici e ha stazionato a lungo nell’androne chiedendo l’elemosina e disturbando cittadini e dipendenti comunali. Più volte sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale per allontanarlo e invitarlo ad avere un comportamento adeguato a un luogo pubblico. Giunto l’orario di chiusura, la persona si è ripresentata con atteggiamento provocatorio e minaccioso. All’ennesimo invito a lasciare Palazzo di Città ha reagito spintonando ripetutamente un agente, che ha subito lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. L’uomo è stato, quindi, bloccato e portato nella caserma della Polizia Municipale dove è stato identificato e denunciato.

PUGNO DI FERRO. Come ovvio che sia, qualsiasi atteggiamento che sconfina nella violenza - dalla fisica alla verbale - è da biasimare. Ecco perchè non possiamo condividere e accettare l'atteggiamento dell'uomo che non intendeva lasciare Palazzo di città, stando alla ricostruzione ufficiale. E' evidente però, che a questo punto agenti così solerti nel prendere provvedimenti e posizione contro un mendicante, debbano dimostrare altrettanta fermezza nell'evitare che persone dalle intenzioni tutt'altro che pacifiche, possano arrivare a due passi dal primo cittadino. Palazzo di Città rappresenta la "casa" dei foggiani: se non è sicuro il sindaco all'interno, non si sentono sicuri i foggiani nella loro città.  Ecco perchè confidiamo che la fermezza garantita dall'assessore alla Sicurezza, non sia a corrente alternata. Sarebbe paradossale, del resto, se al Comune fosse possibile minacciare il sindaco e farla franca, chiedere l'elemosina e subire una denuncia.

di Redazione 


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