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Il sexy-PIL dell'Università di Foggia, territorio in crescita con l'Ateneo autonomo

L'intervento dell'assessora regionale Alba Sasso

Quattordici anni di autonomia. Quattordici anni in cui l’Università degli Studi di Foggia ha cercato di dare il suo contributo per favorire la crescita economica, umana e sociale del territorio. A volte c’è riuscita, altre volte no. Ma resta una preziosissima risorsa per l’intera Capitanata. E se ne stanno accorgendo anche al di fuori dei confini provinciali. Era il 5 agosto del 1999 quando con Decreto Ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 193 del 18.08.1999 fu istituita l’Università di Foggia “mediante lo scorporo delle facoltà e dei corsi istituiti dall’Università degli studi di Bari presso la sede di Foggia nonché l´istituzione di nuove facoltà e corsi” come si legge nell’art.1 di quell’atto ministeriale. E con circa 11000 studenti iscritti, 31 corsi di laurea, numerosi master, scuole di specializzazione, corsi di dottorato nei suoi sei dipartimenti, il buon rullino di marcia dell’Ateneo Dauno non deve essere sfuggito ad Alba Sasso, assessora regionale al Diritto allo Studio, intervenuta questa mattina all’inaugurazione della nuova residenza universitaria intitolata a Francesco Marcone, l’ex-direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato dalla criminalità organizzata il 31 marzo 1995.

CON L’ATENEO CRESCE IL PIL Per l’assessora Sasso non ci sono dubbi: “Quella di Foggia è ancora un’Università giovane, non ancora adolescente. Ma in più di 10 anni di attività il PIL (Prodotto Interno Lordo) di questo territorio è cresciuto. Ed è questa la risposta più eloquente verso chi dice che con la cultura non si mangia. Con la cultura si mangia eccome”. Ma non solo. L’assessora Sasso ricorda che “la maggior parte dei laureati dell’Ateneo foggiano sono figli di genitori non laureati. Un dato che dimostra come l’istruzione torna ad essere l’ascensore sociale del nostro Paese, la chiave giusta per affermarsi nel mondo del lavoro. Proprio per questo è inammissibile il nuovo decreto Carrozza”.

LA REGIONE COME I CONTADINI Anche perché secondo l’assessora Sasso “le statistiche dicono che chi ha una laurea o un diploma, insomma… chi ha un titolo di studio, ha più possibilità di trovare lavoro qualificato anche in tempi di crisi”. Per questo il diritto allo studio deve continuare ad essere garantito a tutti, specialmente alle fasce economiche più deboli. Per questo, se “i contadini non rinunciano alla semina neanche quando c’è crisi, come Regione Puglia stiamo facendo la stessa cosa”.

SESSANTA POSTI LETTO La ristrutturazione della Casa dello Studente ‘Francesco Marcone’, sito a Foggia in viale Giuseppe di Vittorio, già sede dell’Istituto tecnico programmatori ‘Pascal’ di proprietà dell’IPAB ‘Maria Cristina di Savoia’, è stata realizzata dall’Università di Foggia grazie all’approvazione di un progetto di co-finanziamento (bando MIUR di rifinanziamento della Legge 338/2000) ottenuto dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, per un valore di 4.517.400,00 di euro. L’edificio ospiterà 60 nuovi posti letto per gli studenti fuori sede iscritti all’Ateneo foggiano, di cui 4 per studenti con disabilità. Il nuovo complesso residenziale costituisce un intervento di attuazione della legge 338 del 2000 che prevede cofinanziamenti dello Stato fino al 50% dei costi necessari alla realizzazione di alloggi e residenze universitarie. Il progetto ha visto, altresì l’importante contributo della Regione Puglia che, oltre a cedere in comodato d’uso all’Università degli Studi di Foggia l’immobile ex IPAB, ha contribuito al cofinanziamento con lo stanziamento di 500.000,00 euro per la completa realizzazione degli interventi.

 

di Redazione 


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