C'erano proprio tutti, nella chiesa SS. Guglielmo e Pellegrino, a portare l'ultimo saluto a don Michele de Paolis. C'erano le istituzioni (l’eurodeputato Elena Gentile, il sindaco Franco Landella, il vicepresidente della Provincia, Rosario Cusmai, il prefetto Luisa Latella, il governatore regionale Nichi Vendola, il sottosegretario Ivan Scalfarotto, l’assessore comunale Carla Calabrese), c'era l'Arcivescovo Tamburrino che ha celebrato l'Eucarestia. C'erano i suoi confratelli dell'Ordine dei Salesiani, l'ambiente in cui si è formato attraverso le esperienze in America Latina tra Uruguay e San Salvador. C'erano tutti ma c'erano soprattutto i "suoi" ragazzi: immigrati, giovani e tutto quel popolo degli “ultimi” a cui don Michele De Paolis ha dedicato la sua vita. E a cui, nella lettura del presidente di Emmaus, Marino Valente, ha affidato il suo testamento spirituale.