Illeciti nei rifiuti, è allarme anche in Capitanata: Legambiente fa tappa a Foggia con il Rapporto Ecomafia 2025 LE INTERVISTE
Crimini ambientali in aumento anche in Capitanata. A certificarlo è il nuovo Rapporto Ecomafia 2025, presentato da Legambiente a Foggia. Che si tratti di un’emergenza basta dedurlo da un numero: nel 2024 le infrazioni accertate in Italia hanno superato quota 110.000, con una media impressionante di oltre 12 violazioni all’ora. Dati preoccupanti anche in Capitanata, dove gli illeciti nel ciclo dei rifiuti, dal 2020 al 2024, sono aumentati del 63%, con un interessamento delle mafie.
I NUMERI. Il numero degli illeciti penali ambientali è salito a 40.590, in crescita del 14.4%: si tratta di oltre 111 reati al giorno. Anche le persone denunciate aumentano, arrivando a 37.186 (+7,8%), mentre gli illeciti amministrativi sono stati 69.949 (+9,4%). Tra le fattispecie più gravi spicca l’impennata dei reati previsti dal Titolo VI-bis del Codice penale: 971 contestazioni per inquinamento ambientale (+63%); 1.707 persone denunciate per questi reati (+18,9%). Il settore più colpito resta quello del cemento illegale, tra abusi edilizi, cave non autorizzate e violazioni negli appalti pubblici, con 13.621 reati accertati (33,6% del totale).
L’INIZIATIVA. Stamane al liceo scientifico Volta la prima delle due iniziative pubbliche, rivolte a studenti, istituzioni e cittadinanza. Obiettivo, sensibilizzare le giovani generazioni sui temi dell’ambiente, della legalità e della giustizia ambientale. L’intervista video a Enrico Fontana, Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente, Giuseppe Mongelli, Sostituto Procuratore della Repubblica.
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