Buio in via Telesforo, Landella avverte: “Chiamateci se notate operai agire di notte, non sono del Comune”
La squadra di intervento comunale per i problemi legati all’illuminazione pubblica, coordinata dall’ingegner Michele Gatta, ha individuato la causa dei problemi che hanno lasciato al buio, negli ultimi giorni, il tratto di Via Telesforo tra la rotonda di Via Napoli e quella di Via Silvio Pellico.
I POZZETTI. Nell’aprire i pozzetti della linea e verificare l’eventuale presenza di corti circuiti, gli operai hanno scoperto che, in quattro dei pozzetti, i terminali dei cavi erano stati recisi. Con ogni probabilità – spiegano da Palazzo di Città -, ignoti hanno compiuto l’operazione per tornare durante le notti successive e rubare i cavi, sfilandoli con un meccanismo apposito. L’interruzione ha causato lo spegnimento di un’ottantina di lampioni. La squadra ha avviato le operazioni di riallaccio, per cui già questa sera – assicurano dal Comune - sarà riaccesa buona parte delle lampade pubbliche sull’importante strada cittadina.
I LAVORI NOTTURNI. Intanto il sindaco di Foggia, Franco Landella, torna a raccomandare agli abitanti della zona di prestare attenzione all’eventuale presenza di operai che lavorano in orari notturni: è improbabile che si tratti di lavori commissionati dal Comune, per cui, nel dubbio, invita i residenti a telefonare tempestivamente alle forze dell’ordine, per “mettere fine a un fenomeno odioso che provoca disagi alla popolazione oltre a pesare sulle tasche dei cittadini per le inevitabili e notevoli spese che l’ente deve affrontare per le riparazioni”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.