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Imbratta in villa, il Comune di Foggia vuole applicare il nuovo decreto legge: “L'autore dovrà pulire o pagare”

È l’effetto del provvedimento sulla sicurezza urbana

Il Comune di Foggia sarà uno dei primi Comuni italiani ad applicare i contenuti del Decreto Legge sulla Sicurezza Urbana, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri. La circostanza in cui l’Amministrazione comunale ha invocato l’applicazione delle sanzioni del ‘Decreto Sicurezza’ – spiegano da Palazzo di Città - è stata l’imbrattamento del basamento del busto di Giuseppe Rosati presente all'interno della villa comunale Karol Wojtyla di Foggia. Il fatto, accaduto lo scorso 28 febbraio, ha messo in moto la macchina delle indagini della Polizia Locale che hanno portato all’individuazione e alla denuncia di un giovane di 21 anni.

LA DENUNCIA. La deturpazione del basamento del busto di Giuseppe Rosati, oggi in fase di restauro, è avvenuta attraverso di scritte con un pennarello. Il 21enne, autore del gesto, è stato dunque denunciato ai sensi dell’articolo 639 C.P. e del Decreto Legge numero 14 del 2017 avente ad oggetto ‘Disposizioni in materia di Sicurezza Urbana’ entrato in vigore solo lo scorso 20 febbraio.

LA RIPULITURA. Sulla base del ‘Decreto Sicurezza’, il giudice, in caso di condanna, può disporre ‘l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non sia possibile, l’obbligo a sostenerne le relative spese o a rimborsare quelle a tal fine sostenute, ovvero, se il condannato non si oppone, la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate nella sentenza di condanna’.

“PIÙ POTERI AI COMUNI”. “Si tratta di un segnale estremamente importante, perché descrive da un lato l’efficacia del lavoro condotto dal Corpo di Polizia Municipale e dall’altro racconta la capacità di recepire rapidamente spirito e senso del cosiddetto ‘Decreto Sicurezza’ – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. Avvalersi dei contenuti del Decreto, infatti, significa per i Comuni avere più poteri e, comunque, maggiori margini di intervento nell’ambito di questo delicatissimo campo”.

di Redazione 


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