Immobile venduto all'asta, minacce e aggressioni per rinunciare all'acquisto: tre arresti
I Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in
carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei
confronti di tre persone appartenenti allo stesso nucleo familiare (la madre di 45 anni, il padre di 51 e il figlio di 21 anni), accusati di tentata estorsione, turbativa d’asta e atti persecutori.
LA VICENDA. Le indagini hanno consentito di documentare le minacce e le aggressioni verbali e fisiche che dallo
scorso mese di maggio, una coppia di coniugi del posto ha subito, affinché rinunciasse a un immobile
aggiudicato all’asta e precedentemente pignorato, appartenente ad un familiare degli indagati. Le
minacce sono state rivolte anche al legale di fiducia della coppia (il quale, proprio in ragione del clima
intimidatorio venutosi a creare, ha rinunciato all’incarico), a una persona presentatasi in occasione di una
visita dell’immobile all’asta e anche a un precedente professionista delegato alla procedura esecutiva da
parte di un familiare degli indagati, debitore esecutato.
L'INCENDIO. I coniugi aggiudicatari, considerato il perdurante clima di tensione e un evento incendiario che, per cause
in corso d’accertamento interessava parte dell’immobile in questione, hanno rinunciato allo stesso
nonostante avessero già versato integralmente la somma di denaro prevista.
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