“Impara l’arte” alla Foscolo-Gabelli: il progetto che educa gli alunni alla bellezza
Il lavoro dell’aps “Il Cerchio della Vita”
Emozioni, legalità, creatività. E un murales da sfoggiare sulla facciata della scuola, a completamento del progetto dal titolo “Impara l’Arte”, realizzato dall’aps Il Cerchio della Vita in collaborazione con Possibili Scenari e con l’associazione I Semi, sostenuto dalla Regione Puglia all’interno del bando “Bellezza e legalità per una Puglia libera dalle mafie”. Dove? All’Istituto Foscolo-Gabelli di Foggia.
IL PROGETTO. È quanto si sta realizzando in questi mesi, con inizio il 2 novembre scorso e traguardo finale individuato nel mese di febbraio: cinque incontri per ognuno dei tre moduli progettuali che stanno coinvolgendo gli alunni della scuola di via C. Baffi, con grande entusiasmo. “Tu chiamale se vuoi… Emozioni”, “Legali per volare” e “Talenti da sfoggiare”: queste le tre direttive sulle quali si stanno muovendo gli operatori coinvolti e coordinati da Maria Cristina Piemontese, presidente de Il Cerchio della Vita e parte di un variegato gruppo di lavoro composto da educatori e professionisti di settore.
ARTE E BELLEZZA. “Dopo quello sulle emozioni – spiega Maria Cristina Piemontese – stiamo terminando il percorso sulla legalità e da gennaio cominceremo con i laboratori creativi ed artistico-espressivi. A tenerli saranno Antonio Solimine, con un laboratorio di videomaker, e Adelmo Monachese per la scrittura creativa. Infine, i ragazzi sceglieranno il soggetto del murales da realizzare”. Arte e bellezza, dunque, al centro di un viaggio esplorativo che si avvale di una molteplicità di momenti, spaziando tra giochi di ruolo, “circle time”, stimolazioni sensoriali, lavori di gruppo e altro. Tecniche immersive che coinvolgono vari profili, dai responsabili di progetto rappresentati da Antonio De Sabato, Annarita Gentile, Maria Cristina Piemontese e Pio Daniele De Lorenzo, fino agli esperti Bruno Colavita, Ilaria Colecchia, Maria Antonietta Canizzaro, Valentina Lavilla, Vito De Filippis e Raffaele Gelo (questi ultimi si occuperanno direttamente del murales).
DEBOLEZZE E FRAGILITA’. “La gestione delle emozioni da parte dei ragazzi deve interessarci da vicino – dichiara la dirigente della Foscolo-Gabelli, Fulvia Ruggiero – affinché possano esprimersi su temi che in genere sono considerati tabù. Questa proposta progettuale è stata selezionata perché poteva darci un gancio per indagare sul vissuto dai ragazzi, in riferimento alle loro debolezze e fragilità. Grazie agli specialisti, gli alunni sperimentano dal vivo cosa significa emozionarsi, ma anche l’importanza delle regole, aprendosi alla legalità. I docenti della nostra scuola – continua la dirigente – hanno nel loro Dna la disponibilità a confrontarsi con esperti di settore, in una logica di accompagnamento che va oltre la semplice didattica”.
CONSAPEVOLEZZA DELLE EMOZIONI. Del medesimo avviso è anche Valerio Carangella, uno dei docenti della scuola che, con entusiasmo, ha inserito le proprie classi all’interno di questo progetto tripartito. “I ragazzi stanno imparando ad avere consapevolezza delle emozioni primarie, iniziano a riflettere su ciò che sentono. Inoltre, spesso accade che il lavoro svolto durante i laboratori abbia ricadute dirette nelle dinamiche di classe: gli alunni iniziano ad attuare dei piccoli cambiamenti comportamentali. Infine – conclude – è una progettualità che si incastra perfettamente con la didattica”.
I TALENTI DEI RAGAZZI. Un’esperienza, dunque, che mette d’accordo docenti ed esperti esterni, in un’ottica costruttiva e orientata verso la creazione di nuove e più stimolanti opportunità per gli studenti. “Emozioni, cittadinanza attiva e creatività – chiosa in merito il collaboratore della dirigente, professor Alfonso Filippone – sono concetti che si sposano con l’identità di questa scuola, volta a valorizzare i talenti dei ragazzi. L’idea è anche quella di dare un segnale alla città attraverso iniziative mirate, che chiamino a raccolta la comunità: come scuola, infatti, siamo noi che dobbiamo creare i cittadini di domani”.
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