Stampa questa pagina

Importavano stupefacenti da Amsterdam: 6 arresti

Blitz antidroga ad Apricena e Torremaggiore

I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno tratto in arresto Salvatore Di Summa, Massimo Di Summa, Luigi Martello, Nicola. Vincenzo e Leonardo Ferrelli per i reati di importazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché estorsione, detenzione e porto illegale di armi da sparo.

GIRO D'AFFARI. Le complesse indagini dei Carabinieri della Compagnia di San Severo, dirette dalla Procura della Repubblica di Lucera hanno portato a scoprire un giro d’affari, con epicentro ad Apricena e Torremaggiore, stimato intorno ai 20.000 euro settimanali con oltre 500 episodi di spaccio accertati dagli investigatori.

OLANDA E GERMANIA. L’inchiesta ha colpito in particolare il clan “Di Summa - Ferrelli”, che importava ingenti quantitativi di cocaina hashish e marijuana direttamente da Olanda e Germania. Lo stupefacente, indicato nelle intercettazioni dalle parole “orologi Cartier”, “pietre”, “stella” o “cuore” veniva trasportato attraverso insospettabili corrieri che effettuavano frequenti viaggi in Olanda, dove si trovavano Salvatore Di Summa e Vincenzo Ferrelli. L’organizzazione criminale forniva assiduamente consistenti quantitativi di stupefacente i territori di Torremaggiore, Apricena e San Nicandro.

 

I CORRIERI. I viaggi erano accompagnati da continui contatti telefonici, con utenze telefoniche specificamente dedicate all’attività criminale. Complesso il sistema di comunicazione: quasi tutti utilizzavano un linguaggio in grado di celare l’identità delle persone coinvolte nonché l’oggetto delle conversazioni, attraverso veri e propri codici linguistici. I viaggi arrivavano a fruttare diverse migliaia di euro, significative a tal proposito le parole di Leonardo Ferrelli, durante una intercettazione telefonica: “adesso mi devo riprendere un’altra volta...adesso come mi riprendo...mi compro pure la casa...”.

 

APRICENA E TORREMAGGIORE. Una volta giunta a destinazione, la droga veniva immessa sul mercato da pusher reclutati dal clan, in particolare Luigi Martello era il delegato a gestire i vari spacciatori sul territorio ed organizzare il tutto attraverso un comune modus operandi che implicava anche la scelta di luoghi precisi.

Le attività di spaccio hanno subito un duro colpo per l’arresto al casello di Poggio Imperiale di un corriere proveniente dall’Olanda con un carico di oltre 1 kg di cocaina rinvenuta all’interno dell’autovettura di uno degli indagati, nipote dei Di Summa, dove erano occultati anche 263.000 euro in contanti.

 

Nel corso delle indagini, gli uomini dell’Arma hanno constatato anche una notevole disponibilità di armi da fuoco che spesso venivano utilizzate da alcuni degli indagati per intimidire pusher o acquirenti in ritardo coi pagamenti.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload