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In marcia verso Bari per il ‘Lastaria’

In viaggio i 14 marciatori del Comitato. L’11 luglio davanti alla Regione Puglia

Una ‘Marcia su Bari’ per difendere l’Ospedale ‘Lastaria’ di Lucera e tutelare il diritto alla salute di un intero territorio: quello dei Monti Dauni, che raccoglie intorno a sé ben 14 comuni e dove si registra un’alta percentuale di anziani. Sono partiti oggi pomeriggio, da Palazzo Dogana, i 14 marciatori del Comitato in difesa dell’Ospedale ‘Lastaria’ di Lucera – 13 uomini ed una donna – che sfidando il caldo e le insidie tese da Minosse percorreranno a piedi oltre 140 km per dire “no” alla chiusura del ‘Lastaria’. Ma soprattutto, per “chiedere alla Regione Puglia di rivedere la delibera n.1110/2012 con la quale mira a trasformare il presidio ospedaliero del centro svevo in un plesso dell'ospedale ‘Masselli Mascia’ di San Severo – spiega Luca Paglione, tra i coordinatori del Comitato – e a ridurre i posti letto in dotazione al ‘Francesco Lastaria’, portandoli dagli attuali 127 a soli settantuno”.

PELLEGRINAGGIO INFUOCATO - Quello che si è messo in marcia verso Bari, quindi, è un ‘pellegrinaggio’ infuocato. E non solo per il gran caldo che accompagnerà i marciatori. Perché nel corso dei quattro giorni di viaggio i marciatori hanno intenzione di “sensibilizzare la gente che incontreremo per strada, nelle piazze, nelle città che attraverseremo – prosegue Paglione – . Perché vogliamo far capire che, attraverso questo ridimensionamento, la Regione Puglia sta penalizzando solo l’Ospedale di Lucera, mentre non saranno praticamente toccati i plessi ospedalieri di Manfredonia, Cerignola, San Severo”. Per i membri del Comitato ed i sindaci di Lucera e Pietramontecorvino, rispettivamente Pasquale Dotoli e Rino Lamarucciola, si tratta “di una decisione squisitamente politica, che non tiene conto degli effettivi interessi del territorio”.

REPARTI SMEMBRATI - Secondo la delibera della Regione Puglia, dunque, l’Ospedale ‘Lastaria’ perderà non solo una sessantina di posti letto, ma sarà “costretto a chiudere reparti importantissimi e all’avanguardia. Come quelli di ostetricia, ginecologia, cardiologia e l’Unità Terapia Intensiva Coronarica (UTIC). Mentre il reparto di chirurgia sarà ridotto a solo quattro posti”. Insomma, gli abitanti di Lucera e dei Monti Dauni non si stanno a questo piano della Regione Puglia. per questo, giovedì pomeriggio contano di arrivare a Bari, in via Capruzzi, sotto la sede della Regione Puglia per far sentire le loro ragioni. Anche se il sindaco Lamarucciola è chiaro: “Questa volta non vogliamo intermediari. Non vogliamo assessori di mezzo. Questa volta è arrivato il momento di discutere direttamente con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola”. Anche perché "noi rispettiamo la volontà di voler tagliare i posti letto - conclude Paglione - ma siamo dell'idea che questi tagli debbano essere fatti in modo equo tra i vari territori. Ad esempio, togliendo una ventina di posti letto tra tutti glli ospedali della provincia di Foggia. Invece, così facendo solo il 'Lastaria' viene profondamente penalizzato". 

di Redazione 


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