Un'altra vittima a Borgo Mezzanone, la promessa: "Ucciso dalle fiamme della miseria. Lotteremo affinché la sua morte non sia vana"
"Mohamed Ben Ali, bracciante di 37 anni, non doveva vivere né morire in queste condizioni. Nell’esprimere cordoglio e vicinanza ai familiari, promettiamo loro di lottare affinché la morte di Mohamed non sia vana. #nonsonoinvisibile". E' l'omaggio, purtroppo postumo, che Aboubakar Soumahoro, il sindacalista del Coordinamento Lavoratori agricoli Usb dedica al bracciante "ucciso dalle fiamme della miseria" a Borgo Mezzanone (Foggia). Un messaggio per restituirgli dignità e un volto, con un grido d'allarme e una denuncia: "Il Governo, incurante e indifferente al nostro dolore, ha deciso di non affrontare i padroni della filiera agricola: i giganti del cibo, che sacrificano la nostra vita per profitto. Abbiamo convocato un'assemblea dei lavoratori a Borgo Mezzanone, perché non possiamo accettare che si muoia così".
I PRECEDENTI. Stando alle prime ricostruzioni, le fiamme hanno avvolto un'abitazione di fortuna che si trova in una zona piuttosto isolata della "ex pista". In un anno e mezzo è la quarta vittima registrata nel ghetto a seguito di incendi divampati nella baraccopoli.
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