Inchiesta Amiu, per la Procura modifiche e correzioni ad hoc nella relazione per l'affidamento
La relazione a sostegno della scelta dell'affidamento in house anziché con gara ad evidenza pubblica del servizio di igiene urbana del Comune di Foggia era stata condizionata. E' l'accusa della Procura di Foggia, che ritiene Antonello Antonicelli, direttore generale dell'Amiu e Concetta Zuccarino, dirigente del Comune di Foggia, responsabili di aver turbato il procedimento amministrativo, pur consapevoli dell'inadeguatezza del servizio di raccolta rifiuti per la città di Foggia. I due sono coinvolti nell'inchiesta che vede complessivamente 5 indagati nell'ambito dell'affidamento ad Amiu del servizio di gestione urbana per 9 anni.
LE RESPONSABILITA' PER LA PROCURA. In particolare, secondo la Procura, Antonicelli e Zuccarino si sarebbero scambiati mail per indicare delle modifiche e correzioni da apportare alla relazione finale. Inoltre, la Procura evidenzia come il direttore generale dell'Amiu, nella sua relazione sulla sostenbiilità finanziaria del contratto di servizio di Igiene urbana del Comune di Foggia avesse affermato la sostenibilità finanziaria del progetto per un ulteriore periodo di 9 anni, nonostante avesse riscontrato criticità gestionali nell'Impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Passo Breccioso (in particolare criticità nello stoccaggio della frazione secca compostabile), formalmente di proprietà del Comune di Foggia ma gestito dall'Amiu. Anche alla Zuccarino viene imputata la determinazione nell'affidamento nonostante fosse consapevole dei disservizi nella gestione del servizio e, tra le altre, dell'assenza di un'indagine di mercato e basandosi su previsioni meramente teoriche contenute nel piano industriale redatto dall'ing. Maria Rosaria Mangiatordi, referente Conai e anch'ella indagata.
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