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"Inchiostro&cartone": il modellismo artistico del giovane foggiano Giuseppe Lacivita

Lo ha ribattezzato "modellismo amatoriale": consiste nel "costruire modelli ispirati alle grandi strutture del mondo, utilizzando vari tipi di cartone: da quello impiegato nell'imballaggio di oggetti, a quello che contiene capi d'abbigliamento, fino ad arrivare al comune cartoncino". Un'arte povera, low cost e di nicchia, che però riesce a impreziosire materiali che spesso vengono scartati, sfruttando al massimo le loro potenzialità. Partendo da semplici confezioni, si può arrivare ad articolati modelli, in "un processo di trasformazione che ha come fine il compiacimento dell'artista e di chiunque osservi l'opera". E l'artista, in questo caso, è un giovane foggiano: il 18enne Giuseppe Lacivita, con un hobby che ha sintetizzato in "Inchiostro&Cartone". Questo è il nome che ha dato al suo sito, nel quale ripercorre le tappe della sua "carriera artistica" e del profilo Instagram, da cui delizia i followers con le sue immagini. 

LA PASSIONE. Ma non è solo social, anzi. Perchè il lavoro di Giuseppe Lacivita è manuale e tutt'altro che virtuale. Appassionato sin da piccolo dell'arte in generale, con tendenze verso l'architettura antica e monumentale, a dieci anni realizzava piccole opere con le confezioni delle merendine. "Costruivo stadi di calcio - rpiercorre -, passando poi alla 'vendita' di cellulari di cartone. A piccoli passi verso le strutture storiche e più complesse, fino ai 'plastici' di famose città come New York, Dubai, Abu Dhabi, Firenze e Venezia, oltre a una sorta di centro polifunzionale di mia invenzione". Questi modelli venivano creati con degli stuzzicadenti tagliati e impiantati nella base di cartone a rappresentare i principali edifici della città. "Nel 2018 introdussi per la prima volta una base in legno per la basilica di San Paolo fuori le mura di Roma. Da quel momento fu una rapida salita, passando per tre impianti di concerti realizzati nell'estate di quell'anno, fino ad arrivare alle tre piramidi di Giza, che inaugurarono il 2019. Un'altra importante tappa fu il Buckingham Palace, il 'precursore' del gruppo di modelli londinesi". Il resto, è un presente di lavori sempre più articolati.

LA TECNICA. Ma come si realizzano conretamente? "E' qualcosa di abbastanza difficile da spiegare a parole - ammette -, perché insolito e particolare". Il primo passo della lavorazione è quello di acquistare una base e realizzare una pianta del modello, cercando di rispettare le proporzioni e far uscire tutto in scala. "I miei modelli sono tecnici ma soprattutto artistici - tiene a precisare -: disegno a mano libera e interèpretazione, non sono veri e propri plastici sul modello delle stampanti 3d. Conservo una grande fedeltà alle proporzioni ma dò anche largo spazio al lato artistico". Poi, si acquistano vari tipi di cartone, provenienti da altri impieghi, abbastanza versatili e che rispettino certi stadard. "A questo punto - evidenzia Lacivita - disegno su queste lastre, come fosse disegno tecnico, le coloro, ritaglio e incollo su base con colle resistenti". Non manca poi una struttura interna di sostegno per rendere i modelli solidi "e dopo si chiude il modello con piccole scukture, ornamenti, pasta modellabile, bastoncini di legno, elementi metallici, anche se il materiale preponderante è il cartone". Ed ecco che l'arte (di cartone) si manifesta. "Sono lavori sempre più complessi - conclude - e ora ci vogliono in media tre mesi per chiuderli". Altro che modellismo amatoriale, questa è arte. 

di Redazione 


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