Provoca un incidente mortale, poi fugge dall'ospedale: arrestato 42enne, positivo alla cocaina
È stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Cerignola e della Compagnia di Trani il conducente della Fiat 500 X che nel pomeriggio del 26 febbraio, a Trinitapoli, sulla SS 16 bis direzione Barletta, viaggiando a forte velocità, aveva violentemente tamponato una Fiat Punto, condotta da una donna di 56 anni di San Ferdinando di Puglia, provocandone il decesso.
LA FUGA. L’uomo, un 42enne di Trani, già noto alle forze dell’ordine, soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato al pronto soccorso di Barletta, si era dileguato prima ancora di farsi visitare, probabilmente per sottrarsi ai prelievi necessari a verificarne lo stato di ebbrezza o di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. Le immediate e serrate ricerche svolte dai carabinieri di Cerignola, Barletta e Trani, avevano consentito di rintracciare il 42enne a Bisceglie, dove era stato dichiarato in arresto la sera stessa e sottoposto agli accertamenti del caso, all’esito dei quali è risultato positivo all’uso di cocaina.
AI DOMICILIARI. Dopo la convalida dell’arresto, il Gip del Tribunale di Trani ha disposto nei confronti del 42enne la misura cautelare degli arresti domiciliari. È ritenuto responsabile di omicidio stradale aggravato e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.