Venne indagato a Foggia per riciclaggio, revocato mandato a deputato albanese
Due membri del parlamento albanese, Shkelqim Selami, della maggioranza di centro sinistra del premier Edi Rama, e Dashamir Tahiri, dell'opposizione di centro destra, ed anche Enver Rroshi, sindaco socialista di Kavaja, (50 km sud di Tirana), non potranno più ricoprire i loro incarichi. La decisione è stata presa dalla Commissione elettorale centrale, che ha applicato legge sull'ineleggibilità dei pregiudicati entrata in vigore quest'anno. I tre risultano non aver dichiarato alcune informazioni sul loro passato. La procura albanese ha scoperto che i due deputati ed il sindaco Rroshi "hanno precedenti penali in Italia".
 LA SITUAZIONE. Tahiri, risulterebbe essere stato indagato dalla polizia di Stato italiana a Foggia per riciclaggio nel 1995, mentre nel 2009 è stato condannato dal tribunale di Ravenna per aver fatto uso di una patente di guida falsificata. Selami invece sarebbe stato condannato nel 1994 "con arresto in carcere dalla Corte di Brindisi con l'accusa di partecipazione ad una organizzazione criminale dedita al traffico di esseri umani". Gravi precedenti anche per Rroshi "condannato in Italia per violenza carnale nel 1995", espulso due volte dalla Svizzera dove, secondo la procura albanese, sarebbe stato fermato anche per reati legati al narcotraffico, mentre "nel 2015, anche la Dea statunitense ha chiesto alle autorità svizzere di indagare nei suoi confronti". Rroshi, il quale ha goduto del sostegno del premier Rama, è già stato arrestato dalle autorità albanesi lo scorso maggio, ma è stato poi rimesso in libertà, mentre nei suoi confronti prosegue l'inchiesta per aver nascosto informazioni rilevanti sul suo passato.
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